% Anno MDCCXLVII. 391 dici venendo il dì Tedici di Luglio. Al Conte di Lowendhal Tenente Generale del Re, Ufiziale di diftinto vaioree perizia nell’Arte militare , fu appoggiata quella imprefa. Dopo l’affedio memorabile della fortilììma Cirrà di Friburgo, altro non iì vide più di fucile e ilrepito- lo di quello. Perciocché nelle linee contigue ad effo Bergh-op-Zoom, e fra le paludi e la colla del Mare, lì pollò il Principe Hildburgaufen con circa venti mila faldati, da dove non potè mai effere ritrvoffoj di modo che durante 1’ alfedio potè fempre quella Fortezza effere di mano in mano foccorfa con truppe frefche, e provveduta di quante munizioni da bocca e da guerra andavano occorrendo. Come fupe-rare una Piazza, a cui nulla mancava , e il cui prelìdio potea fare fortite frequenti, con lìcurezza d’effere d’ogni fua perdita rifatto ? Ma ninna di quelle difficultà ritener potè l’ardire de’Franzefi . •Si dall’una che dall’altra parte lì cominciò a giocar di cannonate, di bombe, di mine; e i lavori d’una fettimana vennero talvolta rove-fciati in un ora . Tanto le offefe che le di'fefe celiarono gran fan-gue , ma incomparabilmente più dal canto de gli affedianti . Progredì’così lungamente quello affedio , che i Franzefi sfornirono di polve da fuoco e d’altre munizioni tutte le loro Piazze circonvicine ; e incanto llavano dapertutto fuile fpine i parziali e i No-velliiti per l’incertezza dell’efito disi pertinace affedio. Di grandi apparenze vi furono, che farebbero infine collreui i Franzefi a ritirarli ; ma differentemente lì dichiarò la fortuna, perchè ancor quella appunto intervenne a decidere quella quiltione. Erano già fatte breccie in due Ballioni e in una mezzaluna , e quelle imperfette, 0 certamente non credute praticabili : quando il Generale Conte di Lowendhal determinò di venire alPaffalto. Ammanite dunque tutte le occorrenti truppe all’ efecuzione di sì pericolofo cimento, fui far del giorno fedici di Settembre , dato il fegno con lo fparo di tutti i Mortai a bombe , andarono coraggiofarnente all’ affalto : im-prefa , che non fi fuole effettuare lenza grave fpargimento di fan-gue . Ma quello non fu un affalto , fu una forprefa . Detto fu, che 1 Franzefi per buona ventura, o per tradimento s’introduceffero fe-gretamente nella Città per una Galleria, efillente lotto un Bainone e mal cullodita da quei di dentro . La verità fi è, che altro non avendo trovato alla difefa delle breccie, che le guardie ordinarie, con poca perdita e fatica falirono, ed impadronitili de’B;ilioni , e di due Porte della Città, quindi paffarono alla volta della guerni-g'one, la quale raccolta tanto nella Piazza, quanto in varie contrade, fece una vigorofa refillenza , finché veggendoiì foprafattada B b 4 S!i