IX » mentaneo fereno ali’ Europa . Parlando di quelle cofe a fuo talen-» to T Annalifta , olferviamo, eh’ ei chiama fempre il Parlamento del-» la Gran Brettagna Parlamenti : il che raoftra , non aver lui Ietto il » Garzoni , che pur lì gloriò di prenderlo per icona, altrimenti a-» vrebbe imparato ( tom. 2. pag. 607.) che nella celebre unione di »Scozia, e Inghilterra li convenne il dì primo di Maggio del 1707. »tra le altre cofe, che il Regno unito della Gran Brettagna farebbe rap-» prefentato per un folo Parlamento da appellarfì il Parlamento della Gran » Brettagna. Di qui nafee poi il fuo credere, che Luigi XIV. cedef-» fe a molte pretenlìone in Ralìad ( anno 1714. ), perchè conofceva » vacillanti gli affari in Londra , effendolì moflrati que Parlamenti mal » fodisfatti della Regina. Anna , per la pace già fatta colla Francia : e » altrove ( anno Hello ) > che Ja Regina cadde in odio , e difpre^o di » quella nazione , e che da varj tumulti , e mutazioni di Londra , per » efferli penetrato, che ella defiderara per fuo Succeffore nel Trono Già-»corno 111. fuo fratello , fu liberata dalla opportuna morte a’dì 12. » Ago Ilo 1714. Luigi XIV. cedette per timore d’una guerra civile, »nella minorità imminente, fì. ante il torbido umore del Duca d’Or-» leans : e la Regina col fuo Parlamento non fu mai così padrona , »come allora: iti guiià che, fe aveiTe avuto coraggio, o vita, per »dichiarar fucceffore il fratello, Giorgio Lodovico Duca di Brunswick » della nobilifjlrna origine , e comune fiipite colla, cafa d’ E [le non occupa-» va certamente quel Soglio . »Sarebbe qui da rifletterli nel medelìmo luogo degli Annali, fe » veramente i preteli diritti della Principelfa Elifabetta Farnefe, fi-» glia d’ Odoardo Principe Ereditario di Parma fui Ducato di Parma, » e Piacenza , ed anche fopra la Tofcana , ficco me difeendente da Marghe-» rita de Medici figlia, di Cofimo 11. furon caufa, che Filippo V. anlìo-» fo folamente di Matrimonio, la fceglieffe per nuova Spofa, e Re-» gina : ovvero l’arte dell’Abate Alberoni, che la dipinfe alla Prin-» cipefla Orlìni ( DucheiTa la chiama falfamente l’Annalifta ) per una »buona Lombarda, da lafciarli governare, come avea fatto fin al-» lora il Re, da lei medelima col favore , e credito procuratole dalla »Regina defunta ? Siccome ancora, fe s’abbia a credere al nuovo » Catechifta Scrittor degli Annali , ove infegna, che fenza l’impulfo » della grazia , che infpiri la cognizione della vera Fede Cattolica s » i foli fini mondani, e ambizioli fervono per abbracciar lanoftrafan-» ta Religione? Cesi egli infegna ( anno 1708. ) parlando della futu-» ra Imperadrice, quando lì maritò con Carlo HI. detto allora Re di »Spagna: La P ri neip e fifa Elifabetta Crifìina di Brunfvvich della linea » di frjljèmbuiel a qiujlo fine abbracciò la Rcligion Cattolica . E dottrina