Anno MDCCXXVII. 135 Religiofo. Nel dì 12. di Maggio fece poi partenza di colà, e pervenuto a San Germano nel dì 18. quivi con gran folennità confe-cròla Chiefa Maggiore. Fu in Monte Caiino, dove, come fe fof-fe llato femplice Religiofo, gareggiò coll’efemplarità e Pietà di que’ Monaci, affillendo anch’egli al Coro nella mezza notte. Gran con-folazione fi provò in Roma all’arrivo della Santità fua in quella Capitale , fucceduto nel dì 28. del Mefe fuddetto. Miravansi intanto gli affari de’ Potentati Criffiani in un fegreto ondeggiamento . Difguffata era la Corte di Spagna con quella di Francia per la Principeffa rimandata a Madrid. Più grave ancora il conofceva la dii’cordia fua con quella d’Inghilterra a cagion di Mi-norica e Gibilterra. Un altro affare fturbò la buona armonia fra Celare egli Anglollandi. Imperciocché 1’ Intereffe, cioè il primo mobile del Gabinetto de’Regnanti, avea fervito a i Configlieri Cefarei per indurre l’Augullo Carlo VI. ad illituire , o pure ad approvare una grandiofa Compagnia di Commerzio in Offenda : il qual progetto fe folle andato innanzi, minacciava un colpo mortale al Commerzio dell’ Inghilterra ed Ollanda . Pretendeano quelle Potenze un sì fatto iftituto contrario a i patti delle precedenti Leghe , tacciando anche d’ingratitudine fua Maeftà Cela rea , che aiutata da tanti sforzi di gente e danaro d’effe Marittime Potenze per ricuperar la Fiandra, ii voleffe poi valere della medelìma conquifta in fommo loro danno e (Vantaggio . Ma i Miniftri di Vienna , iiccome partecipi delle rugiade , provenienti da Offenda , teneano faldo il buon Jmpera-dore nel foitegno di quella Compagnia. Se n’ebbe ben egli col tempo a pentire . Per opporli dunque al profeguimento di quella Compagnia , fi formò in Hannover nel 1725. una Lega fra la Francia, Inghilterra, e Pruffia , a cui pofcia fi accollarono anche gli Ollandeix. S’era all’incontro 1’Auguilo Carlo maggiormente ftretto col Redi Spagna. Aveano in quelli tempi gl’ìnglefi con una fquadra de’lor Vafcelli fequeilrata in Porto Bello la Flotta , che dovea portare i te-lori in Ifpagna. Da tale oftilità commoffi gli Spagnuoli, oltre all’ef-ferfi impadroniti del ricchiflìmo Vafcello Inglefe , chiamato Principe Federigo, andarono a mettere nel Febbraio di quell’Anno l’af-l'edio a Gibilterra . Gran vigore moftrarono glioffenfori, ma molto più i difenfori: laonde perchè non appariva apparenza di fottomet-tere quella Piazza , e perchè intanto furono fottofcritti in Parigi alcuni Preliminari di aggiuilamento fra i Potentati Criffiani, al che ipe-zialmente s’erano affaticati i Miniffri del Papa, e più de gli altri Mcnjìgnor Grimaldi Nunzio Pontifizio in Vienna: quell’ affedio dopo 1 4 alcuni