Anno MDCCXIV. d’Ottobre del 1690. da Odoardo Prinàpe ereditario di Parma. Oltre a molte rare prerogative d’animo e d ingegno, e fpezialmente di Pietà, portava quella Pnncipeffa in dote delle forti pretenfioni Copra il Ducato di Parma e di Piacenza, ed anche fopra la Tofcana , iìccome difeendente da Margherita de Medici Figlia di Cofano 11. Gran Duca. Stabilitoli dunque il Reale accafamento, per opera l'pezialmen-te dell’ Abbate Alberata, Refidente allora in Madrid pel Duca Zio di lei, fegu'i nel dì 16. di Settembre in Parma il funtuofo fpofahzio di eifa Principerà, avendovi affittito il Cardinale l/liffe Go^adtni Bolo-gnefe , fpedito a quefto effetto dal Papa Clemente XI. con titolo di Legato a Latere , e con accompagnamento magnifico di più centinaia di perione . Francefco FameJ'e Duca di Parma fuo Zio la fposò a nome di fua Maettà Cattolica . Fu poi condotta la novella Regina a Seftri di Levante , e quivi prefo l'imbarco, lenza poter fo-ilenere gl’incomodi del mare (’degnato, fece dipoi la maggior parte del viaggio per terra, e palsò in Ifpagna a felicitare quella Reai pto-fapia . Giunfe a Madrid folamente lui fine dell’Anno, e nel viaggio diede gran motivo dt parlare alla gente, per aver ella animofamente licenziata ed inviata in Francia la DucheiTa Orfini, che il Re le avea mandato incontro con titolo di fua Dama d’onore. Quali confeguen-ze portaffe poi quello Matrimonio, andando innanzi lo vedremo. Dopo avere Vittorio Amedeo Re di Sicilia lafciati in quell’Jfola molti bel-liffimi regolamenti pel governo del nuovo Regno, ed accrefciutc le forze tanto di terra , quanto di mare in ette contrade, e dopo a-vere rettituita la quiete a quelle Terre, dianzi infettate da gran copia di licenzio!! Banditi : tornoffene colla Reai Conforte in Piemonte nell' Ottobre di queft’ Anno, e con gran folennità nel dì primo di Novembre fece la fua entrata in Torino.. Duravano intanto , anzi ogni dì maggiormente fi accendevano le conrroverfie fra la fanta Sede e quel Reai Sovrano , foftenitore rifcluto dell’appellata Monarchia di Sicilia. Nel Novembre di quett’ Anno fece il Santo Padre pubblicar due formidabili Bolle contro i pretefi diritti di quel Tribunale. Cagion fu que-fìa lite , che non pochi Siciliani fi ritiraffero a Roma con aggravio non lieve della Camera Apoftolica. Graviffime occupazioni ancora ebbe in quelli tempi il fommo Pontefice per li torbidi fufcitati in Francia dalla Bulla Unigenitus, de’ quali a me non appartien di parlate. Anno