154 Annali d’ Italia: preferiti non compariva in Roma. Fu in quefta occafione, che il Pontefice fpedì a i Principi Cattolici copia del Proceflo formato contro del Cofcia, dove erano ben caratterizzatele fue ribalderie; ma Procedo, che fu poi proceffato da molti, perchè dopo l’eilerfi rilevati tanti capi di reato, e dopo tanti tuoni, fi vide tuttavia la Porpora ornare un Perfonaggio, che le avea recato si gran difonore . Vedremo nondimeno, che non mancarono gaftigi alle colpe fue. Dietro ad un altro affare fi fcaldò medefimamente lo zelo di quello Pontefice . Cioè nel dì otto di Gennaio in una Allocuzione fatta a i Cardinali nel Conciitoro fegreto feoprì il Santo Padre l’intenzion fua di difapprovare l’accordo già conchiufo fra il fuo PredeceiTote, e Vittorio Amedeo Re di Sardegna . A molti capi fi {tendeva quella Concordia , riguardanti l’immunità Ecclefiaftica, la Nomina a varie Chie-fe e Benefizj , e l’efercizio della Giurisdizione de’Vefcovi. Si aggiu-gneva la controverfia per diverfi Feudi pofli nel Piemonte e Monferrato, e fpezialmenre Cortanze, Cortanzone , Cifterna, e Montafia , feltra i quali intendeva il Re di efercitare Sovranità , laddove il Pontefice pretendeva appartenere a’diritti della fanta Sede, come Feudi Ec-clefiaftici. Citati i nobili Vaflalli di que’Luoghi a preftare il giuramento di fedeltà al Re, aveano ubbidito. Roma all’incontro tali Atti dichiarò nulli, e intimò le Cenfure ed altre pene a chi per eifi Feudi riconofceiTe la Regia Camera di Torino. In una parola, s’imbrogliò forre l’armonia fra le due Corti, e Scritture di qua e di là ufeirono, e le Controverfie durarono fino al principio dell’Anno 1742. ficcome vedremo . A me non occorre dirne di più ; ficcome nè pure d’ altre rilevanti liti, che in quefti fteffi giorni ebbe la Santa Sede con gli Avvocati e col Parlamento di Parigi. Ma ciò, che maggiormente tenne in efercizio la vigilanza d’efTo fommo Pontefice in quefti tempi , fu Parma e Piacenza. Quando fi fperava, che Antonio Farneje Duca di cjuella Città avefTe dal Matrimonio fuo da ricavar frutti, per li quali fi mantenere la Principefca fua Cafa , e reitaffero fraflornati e de-lufi i conti già fatti su quei Ducati da i primi Potentati dell’ Europa : eccoti l’ineforabil morte nel dì 20. di Gennaio del prefente Anno troncar lo ftame di fua vita , ed eftinguer infieme tutta la Linea mafeo-lina della Cafa Farnefe, che tanto fplendore avea recato in addietro all’ Italia . La perdita fua fu compianta dall’univerfale de’ fuoi fudditi, perchè già provato Principe amorevole, fplendido, e di rara bontà, anzi di tale bontà, che fe più in lungo aveffe condotto il fuo vivere, fu creduto , che il fuo Patrimonio farebbe ito foffopra : sì inclinato era egli alle fpefe, e alla beneficenza. Maggiore fu il duolo, per-