382, Annali d’ Italia. mio irtituto di farne il Diario , bacandomi di dire, che dall’incettante fuoco de’Genovefi furono obbligati i nemici a rilafciare alcuno de gii occupati polli, e a retrocedere, allorché tentarono di’occuparne de gli altri. Mandò anche ordine il Duca di Bouflers , che un buon corpo di Franzefi eSpagnuoii pervenuti dalla Conica alla Spezia , unito con fecento paefani, fi teneife in vicinanza di Sturla, per impedire a i nemici lo rtenderfi a i danni della Riviera di Levante. Le fperanze intanto dell’Armata Auftriaca erano riporte nell’arrivo di grofle artiglierie e mortai; parte de’quali già flava preparata in Sertri di Ponente, condotta da Aleffandria , e un’altra dovea venire da Savona . Non mancarono i Vafcelli Inglefi di accorrere colà per farne il trafporto ; ma allorché vollero sbarcare que’ bronci a Sturla , accorfero due Galere Genovefi, che fpingendo avanti un Pontone , dove erano alquante Colubrine , talmente moleftarono que’ Vafcelli, che lor convenne ri tirarli in alto, e defirtere per allora dallo sbarco. Seguì poi nella notte fra il dì 14. e 25. di Giugno una calda azione. Perciocché calato con groffo corpo di truppe dal Monte delle Fafce il Signor Paris Pinelli, per isloggiar da quelle falde gli Aurtriaci, che s’erano portati in due (iti, gli riufcì bensì di rovefciar que’picchetti; ma accorfo un potente rinforzo di Tedefchi, fu obbligata la fua gente a retrocedere. Ertendo reilata a lui preclufa la ritirata, dimandò quartiere; ma que’Barbari inumanamente gli troncarono il capo . Era egli Cavaliere di Malta , e da Malta appunto era venuto apporta per sffirtere alla difefa della Patria. Portata quefta nuova al Generale Pinelli fuo Fratello, che flava alla Scofferra, talmente fi lafció trafpor-tare dall’ecceiTo del dolore e della rabbia, che con una maggior crudeltà volle compenfar l’altra, levando di vita due baili Ufiziali Tedefchi , dimoranti prigioni prerto di lui. Il corpo dell’ uccifo Giovane rìchiefto a gli Aurtriaci, e portato a Genova, co’maggiori militari onori fu condotto alla fepoltura. Altro, come dirti, non refta-va all’ Armata Auftriaca, che di ricevere un buon treno di Artiglierie, Mortai e Bombe, lunfingandofi, che con alzar buone batterie fi potrebbero avanzar più oltre, e giugnere almeno a fulminar parte della Città con una tempefta di Bombe : il che fe mai foiTe avvenuto , parea non improbabile , che i Genovefi averterò potuto accudire a qualche Trattato. Ma quefte erano lufinghe, trovandofi tuttavia le loro armi tre o quattro miglia lontane da Genova, e con più fiti avanzati, che coprivano la Città, e guerniti di difenfori, che non cono-fcevano paura. Vennero in farri, non ortante l’oppofizion de’Genovefi Cannoni e Mortai; furono sbarcati; fi alzarono batterie: con che allo- '•