Anno MDCCXI. 67 glimento gli Ambafciatori di quell’ inclini Repubblica ; dopo di chein-viatofi egli a dirittura per la via di Trento e del Tirolo, nel dì 20. giunfe ad Infpruch , dove prefe ripofo. Fattoli intanto in Francoforte il funtuofo preparamento per la Tua Coronazione , quella dipoi iì effettuò nel dì 22. di Dicembre con folenniffima fefta. Portò egli al Trono Imperiale un compleffo di fode e rare virtù, quale non sì facilmente fi truova in altri Regnanti, e cominciò da lì innanzi ad ef-fere chiamato Carlo VI. Augullo . Nulla di notabile operarono in quell’ Anno gli Alleati in Piemonte, e da alcuni ne fu attribuita la cagione al trovarli tuttavia mal foddisfatto Vittorio Amedeo Duca di Savoia della Corte di Vienna, che con varie fcufe gli negava il poifeifo tante volte promeifo del Vigevanafco . Contuttociò quel Sovrano col Marefctallo Daun fui principio di Luglio con potente efercito li moie, e valicò i monti, e paf-fate le Valli di Morienna e Tarantaiìa , calò nella Savoia, impadro-nendoli delle Città di Annicy, Chiambery , ed altre di quella contrada . S’ allettava il Duca di Bervich, che quello torrente s incam-minaffe verfo il Lionefe ; e però dopo aver muniti i palli , fermò il fuo campo fotto il Forte di Barreaux . Intenzione del Conte di Daun era di ailalire i Franzefi in quel iìto ; ma inforta difleniìone di pareri, finì tutta la campagna in fole minaccie contra de i Franzefi. E perchè T Armata non avrebbe potuto fuciliere pel verno nella Savoia, divifa allora dall’Ifalia per cagion delle nevi: abbandonati di nuovo que’pae-fi, fe ne tornarono tutti a cercare danza migliore in Lombardia. Qualora i Tedefchi avertero tenuto più contento il Sovrano di Savoia, ferie in altra guifa farebbero camminate le faccende in quelle parti. E-rano di molto profperate in Ifpagna l’armi del Re Filippo V. col riac-quifto della Cartiglia , e dell’Aragona, e coll’avere riilretti gli Alleati neH’angufto paefe della Catalogna. Ebbe egli ancora il contento nel Gennaio di queft’Anno di veder fuperata Girona dal Duca di Noa-glies, che con venti mila Franzefi ne avea formato l’affedio. Ma niun’ altra imprefa degna di ortervazione fi fece in quelle parti, fe non che il Duca di Vandomo nel Mefe di Dicembre fpedì il Conte di Muret con groffo corpo di gente fottò Cardona. S’impoflefsò quello Generale del borgo, e ritiratali la guernigione nel Cartello, cominciarono artiglierie a tormentarlo. Vi fu fpedito dallo Staremberg un buon foccorfo di gente, che rovefeiò le trincee de’nemici, ed entrati colà cinquecento uomini fecero prendere al Muret la rifoluzione di ritirar-fi• Nè pure in Fiandra alcuno llrepitofo fatto avvenne, altro non ef-iendo riufeito a i Collegati, che di fottomettere la forte Città di Bou- E 2 chain,