Anno MDCCXL; Anno di Cristo mdccxl. Indizione in. di Benedetto XIV. Papa 1. di Carlo VI, Imperadore 19. ESercito’ in queft’Anno la Morte la fua potenza fopra alcune delle più riguardevoli Principefche tefte della Criftianità. 11 primo a farne la pruova fu il fommo Pontefice Clemente XII. già pervenuto all’età di anni ottantotto. Pel pefo di tanti anni s’era da molto tempo infievolita la fua fanità, gli occhi più non gli Servivano, e coflretto a vivere per lo più in letto, quivi impiegava il refiduo delle forze della mente e del fuo buon volere nella continuazion del Governo, aiutato in ciò dal Cardinale Corfini fuo Nipote, e dal gottofo Cardinale Firrao Segretario di Stato. Ebbe egli il tempo di ricevere le informazioni Spedite da Monjignor Enriquez Commiffario Apoftolico intorno a gli affari di San Marino; dalle quali rifultava, che avendo effo Prelato efplo-rata la libera intenzione del Configlio di quella Città e del Clero e de’Capi delle Communità, la maggior parte s’era trovata collante nel defiderio dell’antica fua Libertà. 11 perchè egli fecondo la facoltà a lui data, avea rimeffo que’Popoli in poffeflo di tutti i lor Privilegi, caf-fando gli Atti del Cardinale Alberoni. Coronò il buon Pontefice il fine del ino governo, col confermare quella determinazione, ricevuta in appreiìo con gran plaufo dentro e fuori d’Italia da ognuno ; ma non già da effo Cardinale Alberoni, il quale formò tofto, ma pubblicò poi dopo qualche anno, un Manifesto in difefa propria, di cui (bmmamen-te li doll'e la Corte di Roma, per aver egli intaccato il Ministero, e mef-fe in luce fenza licenza le Lettere a lui fcritte dal Segretario di Stato. Ora il decrepito Pontefice nel dì fefto di Febbraio pafsò a miglior vita, dopo aver governata la Chiefa di Dio nove Anni e mezzo con lode di molta prudenza, zelo e giuflizia, gloriofo per avere ornata Roma di magnifici edifizj, eretto uno Spedale per li Fanciulli efpofti, fabbricato Tinfigne Palazzo della Confulta, arricchito il Campidoglio d’una impareggiabile copia di rare Statue, e d’altre Antichità, e la Biblioteca Vaticana di preziofi Manufcritti Orientali, portati in Italia da Monfìgnor AJfemam primo Cuftode della medefima , e per aver proccurato a Ravenna, e ad Ancona molti comodi ed ornamenti. Non fi sa, che la già ricchiffima Cafa fua profittaffe con arti improprie, nè con eforbitanza della di lui fortuna , avendo il Pontefice anche in ciò fatto comparire la moderazione fua, e fchivato ogni ecceffo del Nepotifmo. P 4 Nel