Annali d’ Italia. di fpefe fece per tal viaggio il Re Vittorio Amedeo, e tuttoché ricevere un riguardevol dono gratuito da i Siciliani, pure l’utile non u-guagliò il danno; e la fua Camera e il Piemonte fi rifentirono per qualche tempo della felicità del loro Sovrano . Seguì poi in Palermo nel dì 21. di Dicembre la folenne inaugurazione del Re e della Regina. Tre giorni dopo fi fece la lor Coronazione dall’ Arcivescovo di Palermo, ailiftito da alcuni Vefcovi. Alle Paci finquì accennate defiderava ognuno, che fi accomodarti anche l’Imperador Carlo VI. ma s’era troppo inafprita la Corte di Vienna al vedere come abbandonata se rteiì'a dii’Collegati, e camminar con vento sì profpero i negoziati della Francia e Spagna ; tolta ad eiTo Augurto la Sicilia ; e trovarfi egli forzato ad abbandonare la Catalogna , fenza poter ottenere remiilione alcuna per quegl’infelici Popoli, che rimafero poi facrificati all’ira del Re Cattolico Filippo V. Però l’Augurto Carlo fenza condifcendere ad accordo alcuno colle due nemiche Corone, reftò folo in ballo, e fi diede a ftuaiar i mezzi, per non lafciarfi foperchiare dalla potenza e fortuna de’Franzefi, fperando pure di ricavar qualque vantaggio per li Catalani fuddetti. Giacché s’ era convenuto, ch’egli ritirafle Tarmi fue dalla Catalogna, la prima fua cura fu di mettere in falvo l’Imperadrice fua Conforte, lafciata in Barcellona per ortaggio della fua fede ai Catalani. L’Ammiraglio Inglese Jennings colla fua fquadra di navi andò per condurla in Italia. Giornata di troppo gravi cordogli, e d’afpri lamenti fu quella, in cui 1’ Auguièa Principelfa prefe congedo da quel povero Popolo. Di grandi fperanze, di belle promeife fpefe ella in tale occafione, per calmare l’affanno e lo fdegno de’Cittadini, facendo fpezialmente valere il reftar ivi il Marefciallo di Staremberg colle fue truppe, che erano ben poche, e doveano anche fra poco imbarcarfi per venire in Italia. Nel dì 20. di Marzo fciolfe le vele da Barcellona la Flotta In-glefe, e nel dì due d’Aprile sbarcò l’Imperadrice a Genova, dove con fuperbi regali e fommo onore fu accolta da quella Repubblica. Entrò pofcia in Milano nel dì dieci d’erto Mele, e quivi dopo aver prefo ripofo fino al dì otto del feguente Maggio, ripigliò il viaggio alla volta di Mantova, dove fi fermò per tre giorni, e comparve a complimentarla Rinaldo d’ E/le Duca di Modena. Invioffi dipoi ver-fò Lamagna, ricevuta da ì Veneziani, e dapertutto, dove pafsò, con infigne magnificenza. Nel dì 22. di Giugno il Marefciallo di Staremberg rtabilì una Capitolazione co i CommiiTarj del Re Cattolico, per evacuar la Catalogna, e poi ritirate le fue truppe da Barcellona, cominciò ad imbarcarle fopra le navi Inglefi. Gran copia di barche Napoletane