Annali d* Italia: Broglio. Effendo nondimeno fuperiori quelle della Regina, furono a-ftretti a cedere varj Luoghi, e finalmente fi riduffero alla difefa della vaila Città di Praga. Colà in fatti comparve il Principe Carlo di Lorena fui principio di Luglio col Marefciallo Conte di -Koningfegg, e con un’ Armata di più di feffanta mila combattenti. Circa venti mila erano i Franzefi , parte poilati nella Città, e parte di fuori fotto il Cannone della Piazza: ma apparenza di foccorfo non v’ era, nè fi fidavano que’Generali della copiofa Cittadinanza, in cui cuore era già riforto l'affetto verfo la Caia d’ Auflria, maffimamente dopo aver provato que’nuovi ofpiti fecondo il folito troppo pefanti. Defiderò il Bellisle d’ abboccarfi o col Principe di Lorena, o col Koningfegg, e fu compiaciuto da quell’ ultimo. Si fciolfe la lor conferenza in fumo, perchè avrebbono i Franzefi lafciata Praga, purché fe ne potef-fero andar tutti liberi co i loro bagagli, laddove pretefe il Marefcial- lo Auflriaco di volerli prigionieri di guerra. Se tanta durezza foffe poi lodata, noi so dire. Certo è, che i Franzefi ilimolati dal punto d’ onore, fi foilennero per più mefi, ed avvennero accidenti, perii quali fu convertito 1’ afledio in blocco. Ne ufcì co i Figli il Marefciallo di Broglio, e felicemente fi falvò. Tornati pofeia gli Auilriaci a ilrignere quella Città, prefe il Marefciallo di Bellisle così ben le fue mifure, che nel dì 17. di Dicembre con circa dieci mila uomini, bagaglio, e cannoni da campagna, fe ne ritirò, e guadagnate due marcie pervenne in falvo ad Egra, benché pizzicato per tutto il viaggio da gli Ufferi e Croati. Perde egli in quella ritirata almeno tre mila perfone o uccife, o diferíate, o morte di freddo, e quafi tutta 1 ’ artiglieria, i bagagli, e fino i proprj equipaggi. Ciò non oilante fe gli Auilriaci vollero mettere il piede in Praga, furono obbligati ad' accordare una Capitolazione onorevole allo imilzo prefidio rimallo in eifa Città; accordando in fine ciò, che fui principio avrebbero potuto con loro vantaggio concedere, e che avrebbe rifparmiato un gran fangue fparfo fotto la Città medefima. Non .provarono già un’ egual profperità nella Baviera l’armi della Regina d! Ungheria. L’ affedio e bombardamento della Città di Strau-binga nel Mefe d’Aprile a nulla giovò per forzare alla refa quella Fortezza. Perchè fi fapea, che i Franzefi comandati dal Come d’Ar-court venivano con ifchiere numerofe ad unirfi col Generale Bava-refe Caite di Seckendorf, e giunfe a Monaco una faifa voce, che già s’appreiìàvano a quelia Città: il Generale Stens nel dì 29. del Mefe fuddetto precipitofamente fi ritirò da effa Città di Monaco colla guer-cigione Auilriaca di quattro mila perfone, lafciaridovi un folo picciolo