Annali d’ Italia; portata per le ftrade troppo rotte da Pavia a Milano, e però d’unas in altra fettimana fi andava differendo il dar principio a quell’impre-fa. Intanto perchè fi lafciarono vedere alcuni armati Spagnuoli nel Borgo de gli Ortolani, o fia Porta Comafina, che è in faccia al Cartello , le artiglierie di effo Caftello gaftigarono gl’innocenti padroni di quelle Cafe con diroccarle. Attendeva il Reai Infante Don Filippo a fol-lazzarfi in quella Metropoli con opere in Mulica , ed altri divertimenti ;il Duca di Modena fene pafsò a Venezia per rivedere la fua Famiglia, e reftituiffi pofcia nei Febbraio a Milano; e il Generale Gages col nerbo maggiore delle truppe Spagnuole andò a poftarfi alle rive del Ticino verlo il Lago Maggiore, per impedire qualunque tentativo , che poteffe fare il Principe di Li&enflein , il quale avea piantato il fuo campo ad Oleggio, ed Arona, e in altri fiti del Novarefe alla riva oppofta del Fiume fuddetto. Non attendeva già a follazzi in Vienna 1 ' lmperadrice Regina , ma con attività mirabile , a cui non era molto avvezza in addietro Ìa Corte Àuftriaca Imperiale, provvedeva a i bifogni de’fuoi in Lombardia. Era già ftata conchiufa e ratificata la Pace col Re di Prufixa. Pertanto sbrigata da quel potente nemico effa Regina col Conforte Augnilo fpedi fubito ordine , che una mano de’fuoi Reggimenti mar-ciaffe alla volta dell’Italia. Rigorofo era il verno; le nevi e i ghiacci dapertutto ; convenne ubbidire. Gran copia ancora di Reclute fi rnife allora in viaggio. Cagion fu la fuddetta inafpettata Pace , eia ipedizion di tanti armati Auilriaci, a poco a poco nel Febbraio arrivati fui Mantovano , che andaffe in fumo ogni difegno de gli Spagnuoli ( fe pure alcuno mai ve ne fu ) di mettere 1’ affedio al Camello di Milano. E perciocché s’ingroffavano forte gli Auftriaci nel di qua da Po a Quiilello, a San Benedetto , ed altri Luoghi , rivollero effi Spagnuoli i lor penfieri alla difefa di Piacenza, Parma, e Guaftalla, nella qual ultima Piazza erano anche entrati. Occuparono anche la Città di Reggio , dove quel Comandante Bofelli Piacentino s’ingegnò di lafciare un brutto nome , peggio trattandola che i paefi di conquiila. Fu dunque pofto groffo Prefidio in Guaftalla, ed inviata gente con qualche artiglieria in rinforzo di Parma ; nè in quelli medefimi tempi celiavano di arrivare fui Genovefato munizioni e foldatefche fpedite dalla Spagna e da Napoli , paffando felicemente per mare , ancorché giraffero di continuo per quelle acque i Vafcelli e le Galeotte Inglefi . Anche per la Riviera di Ponente paffarono verfo Genova tre Reggimenti di Cavalleria; ma non fi vedevano già comparire in Italia nuove truppe Franzefi . Die-