Anno MDCCXXXI. perchè già fi prevedeva la gran difavventura di que’paefi, che perduro il proprio Principe, correano pericolo di diventare Provincia . Nel Teftamento fatto da eifo Duca ne gli ultimi periodi di fua vita, lafciò erede il ventre pregnante della DucheiTa Enrichetta d' Efìe fua Moglie, e in difetto di Figli X infante Don Carlo. Avea già il Conte Daun Governator di Milano, all’udire l’infermità del Duca , ammanito un Corpo di truppe per introdurlo in Parma e Piacenza ; e però accaduta che fu la morte di lui, il Generale Conte Carlo Stampa, come Plenipotenziario Cefareo in Italia , nel dì 23. del fuddetto Gennaio venne a prendere il poffeiTo di quegli Stati ¡otto gli aujpicj dell' Imperadore a nome del fuddetto Infante di Spagna, fenza metterfi fattidio de gli Stendardi Pontifizj , che fi videro inalberati per la Città. In tal congiuntura non mancò il Pontefice a’fuoi doveri, per fottenere i diritti della Chiefa fopra Parma e Piacenza . Scritte Lettere forti a Vienna, Parigi, e Madrid. Perchè la Corte di Vienna fotteneva il cominciato impegno, richiamò da Vienna il Cardinal Grimaldi. Fu fpedito a Parma il Canonico Ringhiera, che ne prefe il poffetta colle giuridiche formalità a nome del Papa ; e infieme Monfignor Oddi CommiiTario Apottolico, a cui non reftarono vietati molti atti di padronanza in quella Città. Parimente in Roma fi fecero le dovute Protette contro qualfivoglia attentato fatto o da farfi dall’ Imperadore e dalla Spagna per conto di que’Ducati. Reftavano intanto incagliati gli affari per la pretefa gravidanza della DucheiTa Eri-richetta. Se ne mottrava sì perfuafo, chi la defiderava, che avrebbe per effa fcommeffo quanto avea di fottanze . Dopo alquanti Meli vietata quella Principefla da Medici e Mammane , fi videro atteftati corroborati dal Giuramento, che quel Monte avea da partorire. Ridevano all’incontro altri di oppotto partito, ancorché miraffero preparato il funtuofo letto, dove con tutte le formalità dovea feguire il parto , con effer anche desinati i Minittri, che aveano in tal congiuntura da imparare il meftier delle Donne . Ma venuto il Settembre , e difingannata la DucheiTa , onoratamente effa in fine protetto di non eflere gravida. Stante nondimeno l’incertezza di quell’avvenimento , in Vienna s’erano fatti non pochi Negoziati fra i Minittri dell’Impera-dcre , quei del Re Cattolico , e quei del Re della Gran Bretagna, per ittabilire una buona concordia. Quefta in fatti retto conchiufa nel dì il. di Luglio fra le fuddette Potenze, con avere l’Augufto Carlo VI. non fidamente confermata la fuccefiìone dell’ Infante Don Carlo ne’ pu:ati di Tofcana, Parma, e Piacenza, ma eziandio condifceio, che fi potettero introdurre fei mila Spagnuoli, parte in Livorno e Porto Fer-