Annali d® Italia. fciallo d'E tre alla lor Città, il quale così ben regalò di bombe quel Popolo, che l’aftrinfe nel dì 29. di Giugno a chiedere mifericordia, a reftituir tutti gli Schiavi Franzeiì, e a pagar per emenda di tante prede da lor fatte cinquecento mila Lire di Francia. Riportò il plaufo dJ ognuno queito gailigo, perchè troppo meritato da que’Ladroni infedeli. Ma reftò all’incontro difapprovato il rigore, con cui quel Monarca diede la Pace alla Repubblica di Genova con una Capitolazione fottofcritta in Verfaglies nel dì 12. di Febbraio, per la quale fu obbligato quel Doge, cioè Francejco Maria Imperiali .con quattro Senatori a portarfi in Francia a’piedi del Re, per atteftare alla Maeftà fua ii difpiacere d’avere incontrata la fua indignazione. Furono anche obbligati i Genovefi a difarmar le quattro nuove Galee , a dar congedo alle milizie Spagnuole, e a rifare i danni cagionati dalle bombe Fran-zefi a tutte le Chiefe e Luoghi facri della loro Città. Per tale aggiu-itamento s era adoperato vivamente il Nunzio Pontifizio Ranucci d' ordine del fommo Pontefice, e perciò alla medeiìma Santità fua fu ri-meiTo il taiTare il pagamento intimato alla Repubblica pel fuddetto ri-farcimento. Obbligò eziandio effo Re nel dì 30. di Agofto i Corfari Tuneiìni alla reftituzion de gli Schiavi Franzefi, con altre condizioni vantaggiofe alla Francia, anzi a qualunque Criftiano, che navigaffe iotto la bandiera Franzefe. Ma quel che fece maggiormente rifonare il nome del Criftianiffimo Monarca, fu 1’ Editto da lui pubblicato nell’ Ottobre di quell’Anno, con cui rivocò ed annullò l’Editto di Nantes del 1598. vietando in avvenire ne'fuoi Regni l’efercizio della Setta Calviniana. Che lamenti, che efagerazioni faceffe tutto il Partito de’ Proteilanti per quefta rifoluzione del Re Criftianiflimo, non fi potrebbe efporre, ie non con affaiffime parole. Declamarono effi fopra tutto contro alcuni eccelli commeffi nella converfion di quegli Ugonotti, che o non vollero, o non poterono ufcir di Francia. Rumoreggiarono altri contro la poca economia del Re, il quale lafciò partir da i fuoi Regni tante migliaia di famiglie Eretiche, e con effo loro tanti millioni d’oro, e tanti Artifti, che andarono ad arricchir paeiì ftra-nieri. Ma il Re volle preferire al proprio intereffe il ben della Religione Cattolica, e la quiete della fua Monarchia, la quale per gli e-iempii pattati non fi trovava mai ficura, nutrendo nel feno gente di Religion diverfa, che non celiava di tentar di nuocere, e teneva fem-pre in fofpetto la Corona. In fomma preffo i Cattolici sì pia e gene-rofa azione di Luigi XIV. tale fu , che batterà fempre a rendere glo-riofo ed immortale il fuo nome. Nella campagna dell’Anno prefente fu rifoluto dall’efercito Cefa* reo,