II
» quefto poi apprendiamo, che il S.into Padre fi lafciava ormai governi nare dal Cardinale Pietro Aldobrandino, a cui petizione fece Car-» dinaie Jacopo Sannefio fratello di Clemente, Maeftro di Camera di » eiTo Cardinal Pietro. Anione, dice il Cardinal §entivoglio preflo i’ » Annalifta, che a dire il vero tornò in poco onore d'Aldobrandino , per~ » c/iè non poteva da lui ejjere portato a quel grado alcun Joggetto, non fo-» lo pitt ojturo di ¡angue } ma nè più reno d’ajpetto , nè più ruftico 3ì »ma/iice, nè più debole d’ingegno, e 3’ogni altro più comune talenta. » Inoltre apprendiamo, che un difturbo colla Cafa Farnefe gli accele-» rò la morte, feguita a dì 3. Marzo dell’anno feguente. L’Elogio fu-» nebre, che gli fa 1’ Annalifta, è breve, e corril’pondente a ciò, che »ne ha detto per l’addietro, aiutandolo il Cardinal Bentivoglio Cit-» tadino Ferrarefe, e, per quanto fi conofce, mal affetto a Clemente «Vili, mentre gioifee, che la ftirpe Aldobrandina non aveiTe fuccef-» fione. L* Annalifta poi è quali tirato fuori di fe dal contento: almeno » moftra d’effere aftratto parlando del SucceiTore. Dice, che il Cardinale » Aleffandro de’Medici, eletto il dì primo Aprile, e chiamato Leone »XI. fu coronato il dì undici Aprile nella Baiìlica Lateranenfe: due »errori a un colpo. La Coronazione fu fatta, come Tempre, a San* » Pietro, non a S. Giovanni, e fu fatta il dì 10. di Aprile, in cui cad-» de la Pafqua l’anno 1605. Al Laterano vi andò poi l’ottava, cioè il »dì 15. e dopo dieci giorni morì. Di quanta virtù forte quefto gran » Pontefice, e quanto deiìderio lafciafìe di fe, può vederli preffo il Car-» dinaie Baronio ( anno n8y. n. 20. il quale ne parla di paiTaggio: » perchè l’Annalifta attento folo a fargli emendar le impoiizioni di Cle-» mente Vili, delle quali non parla il Baronio, è affai digiuno nel » regiftrar le vere lodi.
  »Qualche cofa di più gli fomminiftra il Succeffore in quali Tedici »anni di Pontificato, fe non fchivaffe , qual fe ne ila la caufa, di »parlarne. Era egli il Cardinal Cammillo Borghefe, creato da Cle-» mente Vili, l’anno 1596. ed eletto Papa il dì 16. di Maggio 1605. »con plaufo univtrfale , e in fpecie del Popolo Romano, che non ere-» de mai ( dice 1’Annalifta , pretendendo d’ emendar la natura, che » in fi nua tal delìderio , ne i più umili, e più inculti terrazzani , )sì ben » collocata la Tiara Pontificia , che quando la vede in capo a'Cuoi Citta-»dini. Cominciò il Pontificato dall’impegno ftrepitofo colla Repub-» blica di Venezia, che avea violata la immunità, e libertà Ecclefia« » ftica , facendo carcerare un Canonico di Vicenza, e l’Abbate di » Narvefa, e promulgando due leggi contro i facri Canoni -, 1’una, »che gli Ecclefiaftici non poteffero acquiftare in avvenire beni ftabi-» li ; e le foffero loro lafciati per teftamento , li vendeflero j e l’altra,
                                                               » che