Anno MDCXIV. 4i Anno di Cristo mdcxiv. Indizione xit. di Paolo V. Papa 10. di M a T T 1 A s Imperadore 3. C^Rebbero in quell’Anno i diflapori fra Carlo Emmanuele Duca j di Savoia e il Marchefe d'inojoja. Governator di Milano. S’erano meflì in pofTeffo gli Spagnuoli di dar legge a tutta l’Italia . Il lor volere dovea eflere la regola de gli altri Principi, e ne abbiam poco fa veduto un efempio nel Duca Cefare. Credendoti eglino di trovar anche nel Duca di Savoia un Principe, che tremafle al tuono delle lor bravate , gl’intimarono di difarmare, e venne ordine precifo da Spagna, che s’egli non ubbidiva, il Governatore entraiTe coll’ armi in Piemonte. Ma s’ingannarono. Carlo Emmanuele a quefta parola d’ubbidire , fconvenevole troppo per chi non era fottopofto alla Spagna per alcun titolo di VaiTallaggio , fe ne alterò non poco , e corag-giofamente lor rifpofe, che avrebbe depofte l’armi, ie il Governatore nello iteflo tempo aveiTe licenziate le fue truppe. Pubblicò ancora un ben fenfato Manifeilo , efprimente le fue querele pel procedere ingiuriolo ed imperiofo de gli Spagnuoli contra di lui. Oh allora fu, che l’altura Spagnuola fi fentì toccare fui vivo, quafichè il Duca volefTe andare del pari col potenti/fimo loro Monarca; e però il Inoiofa nel dì 20. d’Agoilo fi moile da Milano con circa venti mila fanti, e mille e fecento cavalli, ed apprettatoli a i confini del Piemonte, flette indarno afpettando , fe il terrore delle fue armi a-veiTe maggior virtù , che le minaccie in carta. Ma il Duca intrepido nelle rifoluzioni fue, animato ancora da i foccorfi, fegretamente parte inviati, parte prometti dalla Francia, più che mai fi moftrò co-ilante. Pertanto entrato l’Inoiofa nel giorno 7. di Settembre su quel di Vercelli, prefe la Motta, eCarenzana; e di più avrebbe fatto , fe il Duca ufeito anch’egli in campagna con dieci mila combattenti non avefle fatta una diverfione procedendo contro la fprovveduta Città di Novara, di cui avrebbe anche potuto impadronirli ; ma gli bailo con tal movimento di far retrocedere l’efercito Spagnuolo da’ fuoi Stati , ficcome avvenne. Ciò fatto , tanto l’Ambafciator di Francia, che il Principe di Cafliglione Miniflro dell’Imperadore, e ilNun-zio Apollolico, interpofero i loro utìzj per la Pace . Ir» fatti nel giorno 17. di Novembre ne furono abbozzati col Ducaci Capitoli. Ricusò il Governator di Milano di fottofcriverli, e intanto il Marche