XXXII così di fuga, che in rapporto alle tre ultime è da vederli l’eccellente Opera del Reverendifs. P. Orfi Maeilro del S. Palazzo intitolata, De ir-rcformabili Romani Pontificis in definiendis Fi lei controverjiis judicio: e per la prima, quanto ne ha fcritto affai dottamente il Reverendifs. P. Gio: Antonio Bianchi Minore Offervante ne’fuoi Volumi contro il Giannone, amendue chiari/lìmi Autori del noflro fecolo, che le hanno ciafcuno per la fua parte egregiamente impugnate . t Che poi la libertà, con cui egli parla del Nepotismo, e che tanto dif-piace , e giuftamente , al Giornalilta. poffa, a creder fuo, giuftificarfi coll’efempio di quanto di confenfa, o pure di ordine, come egli dice , d’ Innocenzo XII. fcriffe il gran Cardinale Sfondrato , allora Abate di S. Gallo, nel fuo Nepotismus Theologice expenfus, come fi ha all’anno 1691. dirò con tutto il rispetto, che non poffo accordarglielo: mentre altro è in primo luogo lo fcrivere in una lingua a tutti comune, altro nella Latina , che il volgo non intende ; altro un’ Operetta , che gira in mano di pochi , e che a’dì noflri appena fi truova ; altro inferire ciò negli Annali, che vanno in mano di tutti; altro il confutare fodamente e con dignità i fatti; altro metterli in giuoco, ed in burla con pochifìimo decoro de’più fublimi Perfonaggi; altro finalmente fcrivere per ordine di un Pontefice , che volendo toglier via quell’abufo , efigevano le circoflan-ze del tempo, e della prefa determinazione , che fe ne metteffero in veduta gl’inconvenienti ; altro il far ciò di proprio arbitrio, e quando non hanno più luogo tali rifleifi: e poi nel pubblicare l’Opera dello Sfondrato fi ebbe tanto riguardo, che fu fino ila mpata fenza luogo d’impref-fione , come da un efemplare di que’tempi, efillente nella celebre Libreria Cafanatenfe, io lleffo ho ricavato: ragioni tutte, che fanno vedere , non poter competere l’ifleffa libertà, che usò lo Sfondrato, al Sig. Muratori, che ne ha ufata forfè una affai maggiore in parlare di un difordine, che effendo la Dio mercè affatto mancato, era bene il la-fciarlo fepolto con que’tempi infelici, ne’quali ebbe vigore, fenza metterlo in veduta con tanto impegno. Tutto ciò fia detto per amore della verità, e fenza pregiudizio veruno all’alta flima di un Letterato di tanto merito e fama , qual fi è, fenza contrailo, il chiariffimoScritto-, re de’prefenti Annali Lodovico Antonio Muratori. G L I