ii4 Annali d’ Italia: liche Lateranenfe e Vaticana, nel Campidoglio, e in altri Luoghi. Quel folo, che eclifsò alquanto la gloria d’Innocenzo X. fu l’aver avuto per Cognata, cioè per Moglie del defunto luo Fratello Panfilio Panfilii Donna Olimpia Maidalchina, Donna di gran fenno bensì, e di non minore oneftà ornata, ma infieme i'uggetta alle vertigini deli’Ambizione e deiririrereiTe . Ancorché non averte ella, che un Figlio, cioè Don Camillo Panfilio, atto a propagare la fua Caia, pure per dominare fiotto la di lui ombra a Palazzo, gli fece conferir la Porpora, e il tito- lo allora ufato di. Cardinal Padrone . Innamorarci! poi quefti della Prin-cipeffa di Rodano, deporta la Porpora, pafsò alle Nozze; per la qual rifoluzione non approvata dalla Madre, e nè pure dal Papa, reftò poi efclufo dalla Corte , ed anche da Roma. Trovandoli alU>ra il vecchio Pontefice bifognofo di chi 1'ai ut arte a portare la pefante foma del governo: Donna Olimpia ebbe campo, lìccome donna virile, d’ingerirli in tutti gli affari, di maniera che a lei faceano capo anche gli Ambafciatori, e per mezzo di lei fi ottenevano le grazie; per le qua- li vie giunte ella ad accumular tefori. Ora al vedere nel l'acro Palazzo un tal defporifmo, vie più improprio, perchè di Donna, tanti in fine furono gli fchiamazzi, che avveduteli il buon Pontefice, che ne pativa la riputazione Tua, rimorte non folo da’pubblici affari, ma anche dal Palazzo l’ambiziofa Cognata. Effetto fu della Aia laviezza u-na tal rifoluzione, ma effetto limilmente della fua debolezza l’avere dipoi rimerta alquanto nella fua confidenza erta Donna Olimpia, la cui fortuna fi lortenne da lì innanzi, finché ville il Papa, e provò poi anche de i balzi fotto il di lui Succeflore. Aprissi dopo Telequie del defunto Pontefice il facro Conclave, e fi confumarono quali tre mefi in difeordie e dibattimenti, finché nel dì 7. d’Aprile cadde l’elezione nella perfona del Cardinale Fabio Chigi, Sanefe di Patria, il quale afiunfe il nome di Alejjandro VII. Concorrevano in lui tali doti di Pietà, di Letteratura, di Saviezza, che quantunque in età di cinquantafei anni, e creato Cardinale lolamente nel 1652. pure fi trovò antepoilo a rutti gli altri più vecchi Porporati. Gran plaufo riportò da tutti quella elezione. Sfavillava fpezialmen-te in lui un vero zelo per la difefa della Criftianità, e fu de più caldi nel Conclave a mettere fra gli obblighi del futuro Pontefice, che fi fomminiftrartero gagliardi aiuti alla Repubblica di Venezia, per fo-ftenerfi nella guerra a lei morta dal comune nemico. Aveva egli anche aliai conoiciuti, e molto deteftati i difordini del Nepotifmo, e però per quali tutto il primo Anno del tuo governo ftette fermo in non volere in Roma il Fratello Mario e 1 Nipoti, con illupore di Roma, non