118 imperatori (1). Nel territorio veneto l’esarca trovò cordiale sostegno di popolo e di esercito: mercè il loro aiuto, piombando con improvviso assalto sopra Ravenna, potè riscattarla dall’ usurpazione straniera, far prigioniero il capo delle bande nemiche, Ildebrando, e uccidere il loro principale capitano, Peredeo, duca di Vicenza (2). Il lealismo venetico salvò il dominio bizantino dalla rovina, che paurosamente si profilava. Il governo esarcale fu ancora una volta preservato per scontare in lunga agonia i suoi peccati e le sue colpe : ma la spontanea offerta di tanta fedeltà era l’ultimo tributo di un popolo generoso, malamente ricambiato. La collaborazione veneto-ravennate non tarderà a sciogliersi, e assai prima della perdita della capitale, per non ricomporsi più. Quando nel 751 re Astolfo vibrerà contro questa il colpo mortale, i Venetici resteranno assenti. Da più anni si erano sottratti alla dipendenza politica di Ravenna (3), cui tuttavia li legavano forti interessi economici e stretta affinità spirituale, riflessa in meravigliosa comunione di sentimento artistico (4). (1) Vedi la lettera di Gregorio III ad Antonino, che deve esser collocata tra il 739 e 741, in M. G. H., Epist., Ili, 708 sg. ; Documenti cit., I, 39 sg. È superfluo dire che non tengo alcun conto della analoga lettera di Gregorio III al duca Orso, perchè la reputo inopportuna contaminazione del Dandolo. (2) Paul. Dlac., Hist. Lang., VI, 54 ; Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 95. L’asprezza di questo assalto illumina e giustifica la censura di Agnello (M. G. H., Scr. rer. Lang., p. 378), diretta non solo contro i Longobardi, ma anche contro i Venetici per i danni inferti alla città. (3) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 96 sg. (4) Si riscontrano traccie di questa armonica e non casuale affinità tra i territori esarcati e quelli lagunari sopratutto nell’ architettura. Cfr. Cattaneo, L'architettxira in Italia dal sec. VI al mille, Venezia, 1888, 254 sgg. ; Fiocco, L'arte esarcale lungo le lagune di Venezia, in «Atti del R. Ist. Ven. di S. L. ed A. », to. XCVIII, p. II (Scienze morali), p. 590 sgg. ; La scoltura a intreccio come filiazione dell'arte esarcale, ivi, to. XCVIII p. II (Se. mor.), p. 367 sgg.; Venezia esarcale e Torcetto, in «Torcello. Conferenza per il Xni centenario », Venezia, 1940, p. 35 sgg. ; Architettura esarcale e le principali chiese del Veneto e della Romagna fra il VI e il X secolo, in « Felix Ravenna », 1940, fase. I.