Annali d’ Italia; zioni. In bene e in male fi parlò forte dapertutto di quello abbandonamelo e di tante afpcezze. Alla tefia delle fue Armate pafsò il Re medefimo di nuovo nel Mefe d’Aprile verfo la Franca Contea, e dopo alcuni vigorofi aifedj s’impadronì di Gray, di Befanzone, di Dola e d’ogni altro Luogo forte di quella contrada, con piantarvi i Gigli, che quivi fecero buone radici. Inferì danni ben gravi al Palatinato del Reno, perchè lafciato il fuo partito, aveva abbracciato quello de’Col-Iegati. Riufcì intanto a gli Ollandefi di guadagnar 1’Elettore di Bran-deburgo, che con grandi forze venne in loro aiuto. Contra di tanti nemici era la fola Francia, ma fenza fgomentarfi. Seguirono poi battaglie con varia fortuna dell’armi. Dall’un canto il Marefciallo di Tur-rena, e il Prìncipe di Condè fecero di grandi prodezze. Minori dall’ altra parte non furono quelle di Guglielmo Principe d'Oranges, del vecchio Generali/Timo Conte Raimondo Montecuccoli Modenefe, e del General Caprara Bolognefe. Gran teatro di miferie per tanti paefi fu l’Anno prefente; e tutto per l’ambizione d’un folo Monarca, le cui trionfali imprefe venivano da’fuoi Popoli e parziali efaltate alle ftelle, ma con diverfo giudizio riguardate da altri, e deteinate poi fommamente da’fuoi avverfarj. Scoppio’ nell’Anno prefente la ribellion di MeiTina. Potea dirfi ben felice quella Città per la copiofa popolazione , e per l’abbondanza del commerzio mercè del fuo Porto, il più ficuro di tutto il Mediterraneo; più felice ancora, perchè fra le Città fottopoile alla Monarchia di Spagna, niuna godea tanti privilegi ed efenzioni, come Meffina, perchè avea ben Governator Spagnuolo, ma ritenea forma di Repubblica col fuo Senato, compofto di Nobili Senatori, e di alcuni ancora del Popolo. Fu creduto, che deiTe impulfo alla follevazione, l’avere i Regii Miniitri impoíti nuovi tributi; perciocché ufo fu de gli Spagnuoli, allorché li pungeva la neceffità delle guerre, di provvedere al bifogno prefente, fenza metterfi penfiero dell’avvenire, col vendere i fondi del demanio e delle rendite Regali ne i Regni di Napoli e Sicilia. Tornando poi nuove anguftie per nuove guerre, altro ripiego non reftava , che d’inventar altre gabelle ed aggravj: del che fi mentivano forte i Popoli. Ma per fentimento d’altri, ebbe origine quell incendio dall’ avere i Minittri Spagnuoli introdotte e fomentate due fazioni nella Città di Meffina, e tentato di efcludere dal Governo i Senatori. Nacquero perciò lamenti, Satire, e commozioni; e perchè furono gaftigati alcuni de’più infoienti, crebbe maggiormente l’alterazione del Popolo, che fpedì a Madrid le fue fuppliche, affinchè il Re provvedeffe alia mala condotta de’luoi Miniftri,ma con riportarne folatnente minacele di ga-