»i? Annali d’ Italia. o con gente tutta la razza de’Proteilanti, di maniera che temendo la Francia, che &’ accendere per queilo una gran guerra, giudicò meglio d’interporiì, e di condurre le controverfie ad un accomodamento con riputazione di quella di Torino. Mancò di vita nel Marzo di queil’ Anno Francefco Molino Doge di Venezia, ed ebbe per l'ucceflòre nel dì 25. d’eiTo Mefe Carlo Contarino. Non poche prodezze fecero Tarmi Venete nella guerra co’Turchi. Francefco Morofino Capitan Generale dell’Armata navale, efpugnata Tlfola d’Egina, ne conduiL- via circa quattrocento fchiavi. Nel dì 23. di Marzo il portò ad efpugnare la Città di Volo fulle coite della Macedonia, e fe ne impadronì colia forza, afportandone venti cannoni di bronzo, e fette di ferro, con pro-digiofa quantità di biicotti, e lafciando in preda alle fiamme la mifera Città. Ma di gran lunga maggiore fu la gloria riportata di lui nell’atroce battaglia di mare, che feguì a i Dardanelli nel dì 21. di Giugno fra la Veneta Armata e quella de’Turchi. Ne riportarono i Criitiani un’infigne vittoria. Undici tra Vafcelii e Galee Turchefche rimafero incendiate; altrettante o s’affondarono o perirono al lido colla morte di circa fette mila Infedeli; tre lor Legni con più di fecento perfone rimafero in poter de’Veneziani. Nel dì feguente trovate alla Ipiaggia molt’ altre Navi Turchefche fpogliate di genti e cannoni, furono incendiate. Per quafi due mefi tenne dipoi il Morofino T attedio a Napoli di Romania, ma non potè ridurlo alla fua ubbidienza. Gli riufcì bensì di prendere Megara, che fu faccheggiata e data in preda al fuoco . Gran bottino fecero ivi i foldati, e ne furono afportati tredici groffì cannoni, e gran copia di grano. Secondo il Guichenon nell’ Ottobre di queil’Anno giunfe a Tonno T incomparabil Donna, Crifli-na ALeffandra Regina di Svezia, che avea dato un calcio al Regno, ed abbracciata la Religion Cattolica. Ricevette ella di grandi onori dalla Corte di Savoia, ed imbarcatali per Pò, venne a Ferrara e Bologna, e profeguendo il viif^gio per tutto lo Stato Ecclefiaitico, accompagnata Tempre dal famofo Letterato Luca Olftenio Canonico di San Pietro, mandatole incontro dal Papa, pervenne nel dì 19. di Dicembre a Roma. Solenne fu il tuo ingreffo in quella gran Città, indicibile il plau-fo e l’allegrezza della facra Corte; il Papa e i Cardinali non laiciarono indietro dimoitrazione alcuna di {lima verfo quoita nuova Eroina. Anno