Anno MDCIX, vantaggi, facendo loro fempre paura con lafciar trafpìrare anche i fuoi maneggi col Re Criflianittimo. Anno di Cristo mdcx. indizione vili, di Paolo V. Papa 6. d*i Rodolfo II. Imperadore 3 5. QUasi niuno avvenimento degno di memoria ci fomminiftra l’Anno prefente, fuorché il. fommamente tragico della Francia. E-ra il Re Arrigo IV. intento in quelli tempi a raunare una potente Armata. Credevafi, che le fue mire follerò per follenere i Principi Protellanti contro i Cattolici nella gran difputa, che bolliva allora per la fucceflìone del Ducato di Cleves, ancorché il Pontefice Pao- lo per mezzo del fuo Nunzio facefle il po/libile per farlo Smontare da quella rifoluzione non lodevole in un Monarca Cattolico. Tenevano altri, ch’egli fotto quell’ombra meditaiTe unicamente di muovere guerra allo Stato di Milano, e che a quello fine folle come conchiula una Lega con Carlo Emmanuele Duca di Savoia. I motivi del fuo difguilo colla Corte di Madrid erano nati dall’etterfi ne gli anni addietro ritirato in Fiandra, e pofcia a Milano, Arrigo di Condè, primo Principe della Cafa Reale dopo la Linea Regnante. E vogliono, che non propriamente nafcelTe tanta amarezza in cuore del Re a cagion della fuga d’elfo Principe, ma perchè quelli avelie fottratto alle voglie di quel Monarca fua Moglie di rara avvenenza, cioè Enrichetta Carlotta Figlia del gran Contellabile Memorai^, per la quale etto Re vivea fpa-iìmato. Non fi può negare: Arrigo IV. Principe s'. celebre pel fuo valor guerriero, per l’animo fuo lommamente peifpicace e generofo, e per altre fue impareggiabili qualità, per le quali fi comperò l’universi amore de’luoi Popoli, altrettanto famofo fi rendè per l’intemperanza fua ne gli amori donnefchi, talmente che il più accreditato Autore della di lui Vita confetta , che fi farebbe potuto formar dieci o dodici Romanzi delle fue debolezze in quella pattìone: tanto era egli perduto vedo il l'etto femmineo. Gran cofa! Tengo io per Arte falla-cittìma, anzi fallita l’Allrologia: pure fcrivono, che più di uno predif-fe in quell’Anno la di lui morte violenta, allegando fpezialmcnte le Centurie di Gian Rodolfo Camerario, flampate in Francoforte l’Anno 1607. ne^e quali fecondo l’orofcopo veniva chiaramente predetta ella morte d’Arrigo IV. nell’Anno 59. Meli 9. e giorni ventuno di fua vita, ficcome dicono che appunto avvenne. Ma probabilmente s’ingan- nano,