116 Annali d’ Italia; ta Città di Milano: tutti frutti dell’ inceiTante ambizion de’Monarchi* che oltre a tanti mali cagionò ancor quello. Mirabili cofe operò Ferdinando 11. Gran Duca di Tofcana in tal congiuntura per difefa e fol-lievo de’fuoi Popoli, maifimamente della fua Capitale, come già ferif- ii nel mio Governo della Pelle. Dovea pattar per Italia alla volta di Vienna l'Infanta Maria Sorella del R.e di Spagna, fpofata a Ferdinando III. Re d’Ungheria e Figlio del regnante Imperadore. A cagion della Pelle, che sì fieramente infettava la Lombardia, fu ella con funtuofo duolo di Galee condotta fino a Napoli, e in ella penfava poi di pattare a Triefte. Gelofi i Veneti de i loro diritti nell’Adriatico, fi oppofero al paffaggio di quella Flotta, efibendofi eflx di fervir la Regina co i loro Legni. Pericolo vi fu di rottura; ma infine s’accomodarono gli Spagnuoli e Tedefehi al volere della Repubblica, la quale trafportò poi lui fine dell’ Anno quella gran Principeffa con tutto il fuo numeroiìffimo corteggio da Ancona a Triefte, facendole godere nel viaggio ogni forta di delizie a tenore della magnificenza e liberalità, ch’ella fempre ufa in famigliami congiunture. Terminò colla vita il fuo breve Principato nel corrente Anno Niccolò Contarino Doge di Venezia, a cui fu fuftituito dipoi Francefco Erino. Anno di Cristo mdcxxxi. Indizione xiv. di Urbano VIÌI. Papa 9. di Ferdinando II. Imperadore 15. ANno fu quello di fpaventofe guerre in Germania, di maraviglio-fe cabbaie ed inganni in Italia. Il Cardinale di kichelieu era in Parigi il giratore di tutte le macchine anche più lontane. Contuttoché fi foffero congiurati contra di lui il Duca d' Orleans Gafìone Fratello del Re, e la Regina Maria Madre d’amendue , con alcuni altri de’prima-rj perfonaggi, tal polfo e predominio ebbe egli nel cuore dello fletto Re Lodovico XIII. che abbattè ogni luo avverfari». Il Duca d’Orleans fi fuggì in Lorena, la Regina Madre fe n’andò in Fiandra: con che maggiormente divenne quel Porporato l’Arbitro del Regno, e padrone del Re fuo Signore. Egli fu , ficcome già accennammo, che mi-fe l’armi in mano al feroce Gujlavo Adolfo Re di Svezia contra 1 'Im-perador Ferdinando li. e fece Lega con gli Ollandefi, e manipolò in Brandeburgo e Saffonia buona armonia con lo Sveco, e ritirò la Baviera dall’unione con Cefare. In addietro avea l’Auguilo Ferdinando mietuti fempre allori, e cantati trionfi; ma fenza far cafo, s’egli in tanti