Anno MDCXCI. 545 eoitui il meilier della guerra , ed ora con gagliardi trincieramenti deludeva l’ardor de’Criltiani per una battaglia; ora dando loro delle fpelazzate sì nell’ offefa, che nella difefa , fi facea conofcere gran Capitano. Non mancavano a lui Ingegneri Franzefi. Riduiì'e egli a Salankemen preiTo il Danubio talmente in riilretto il Principe di Ba-den, che per mancanza di viveri fi vide quelli col configlio de gli altri Generali coilretto a tentare una battaglia, benché con grande (vantaggio , perchè s’ebbe ad affalire l’ofte nemica ne’Tuoi trincieramenti. Il dìi 8. d’Agofto fu fcelto per quella terribil danza. Se 1* ardire de’ Cristiani fi moftrò incomparabile nell’ aflalto , minore non comparve quel de’Gianizzeri e Spahis , che ufciti delle trincee colla fciabla alla mano fecero rinculare l’ala delira de’Tedefchi , e poco mancò, che non la metteiTero in rotta. Accorfo con alcune truppe frefche il Baden , foilenne l’empito de’Mufulmani, finché riufcì all’ ala finiilra d’ entrare in battaglia, di fuperar dal fuo canto le trincee, e di cominciare un orrido macello de i nemici, che fconfitti cercarono lo fcampo colla fuga . La vittoria fu completa coll’ acquiilo di cinquanta Cannoni di bronzo, delle tende , e della caiTa di guerra . Perì lo ileflb primo Vifire nel conflitto , infieme coll’Agà de’Gianiz-zeri, e con molti Bafsà ; e la fama, ingranditrice di sì fatti fucceili , fece afcendere il numero de gli uccifi fino a diciotto mila, oltre alla gran copia de’ feriti. Non aveano da gran tempo combattuto i Turchi con tanta bravura; e però dichiaroifi ben la vittoria in favor de’ Criiliani, ma fu da effi comperata collo fpargimento di gran fan-gue, effendovene reilati uccifi da quattro mila, ed altrettanti feriti, colia perdita di molti infigni Ufìziali. Di grandi allegrezze fi fecero in tutta l’Italia, e maffimamente in Roma, per così gloriofa vittoria. Tuttavia rellò sì indebolita l’Armata Cefarea, che niun vantaggiofo avvenimento le tenne dietro , fuorché quello della Città di Lippa, che fu prefa dal Generale Veterani ; poiché pel Gran Varadino , af-fediato dal Baden, furono ben prefi i due primi recinti di quella C ittà, ma 1’oilinata refiltenza del terzo rendè inutili tutti gli altri di lui sforzi perimpadronirfene , e convenne battere la ritirata. Perchè Belgrado fi trovava troppo ben guernito di genre e di munizioni, trop»-po pericolofa imprefa fu creduto il tentarne l’acquifto. CoNTiNUo’in quell’Anno ancora la guerra delPiemonte.il Principe Eugenio di Savoia con groflfo corpo di gente tenea in dovere la guernigion di Cafale , che facea di tanto in tanto delle fortite ; e in più rifcontri vi perirono da cinquecento Franzefi. Intanto il Monferrato era malmenato da i Tedefchi, con gravi doglianze di Ferdinand