2, 84 Annali Dr Italia. Madre del Duca, cioè Vittoria della Rovere , non approvale la libertà Franfcefe della Nuora, e moveffe il Figlio a far delle doglianze. Savio Principe Tempre fu il Gran Duca Colimo .- Disguftata ritiroflì la giovine Gran Ducheifa in una Cala di campagna con animo rifolu-to di tornarfene in Francia ; ma fu ivi fermata e cufrodita dalle guardie portevi da effo Gran Duca, il quale non lafciò d’interporre, quanti mai feppe , Ambafciatori e Cardinali per rimuoverla da quello di-legno, e perfuaderle la riunione; ma fenza che riufcirte ad alcuno di far breccia nel Tuo cuore. Andarono le ragioni dell’una e dell’altra parte a Parigi, e il Re, a cui non piaceva di disguftare un Sovrano di tanto riguardo , e nè pur voleva abbandonare una Principeffa fua Cugina , (pedi a Firenze il Vefcovo di Marjìglia, fperando, che alla di lui eloquenza edaftrez-za , ¿’ottenuta dal carattere di fuo Inviato, poteffe riufcire di riconciliare gli animi loro. Ma quello Prelato perdè la carta del navigare in tutto il fuo negoziato, trovandoli più che mai ollinata nei fuo proponimento la Gran Ducheifa. Sì fatte durezze cagion furono , che il Marito anch’egli concepì una gran ripugnanza a riunirli con chi ne inoltrava tanta verfo di lui; e però venne alla rifoluzione di lanciarla andare con un convenevole, cioè ricco annuo affegnamento. Ma prima reftò concertato col Re CrirtianilTimo, di confenlo di lei mede-iìma , che erta in Francia lì eleggerebbe un Chioftro per partarvi il refto de’Tuoi giorni, fenza poter comparire alla Corte. Sul fine dunque di Giugno fervita da tre Galee arrivò querta Principeffa a Marsiglia , portando in Francia una rara bellezza , e inlìeme un’egualfa-viezza; e pafsò dipoi a chiuderli fenza rigorofa Claufura nel Moni-rtero di Montmartre , dove il Re e tutta la Famiglia Regale furono a vilìtarla. Quello divorzio fece poi fcatenare le lingue e penne maligne de gl’interpreti delle azioni altrui, imputandole chi all’una, e chi all’altra parte il reato , con vitupero di Principi tanto fublimi. La verità lì è , che tanto erti Principi, che i Mediatori della Pace uia-rono la Prudenza di non rivelar quello arcano,- e fe lo penetrarono i Fiorentini pratici di quella Corte fcppero anche tirarvi tòpra la cortina sì in riguardo alla Carità, che pel rifpetto dovuto a’proprj Sovrani. Certo è altresì, che mai più non li trovò maniera di riunirli : dif-grazia memorabile per l’infigne Famìglia de’Medici , che forfè non farebbe venuta meno a’noftri giorni, fe quella sì giovane e feconda Principeffa averte continuata la buona armonia col Conforte , e prodotti altri Figli, atti a fupplire la poca fortuna de’primi. Sul fine del Gennaio dell’ Anno prefente terminò il fuo vivere, dopo ef-