Anno MDCLXXIV. ì8* ro calunnie, e di provarlo co i Mandati da loro fpediti, de’quali mai non poterono ottener nota. Continuò tutto il refto dell’Anno con varie fcene, raggiri ed artifizj,che fi leggono nelle Relazioni manufcrit-te di que’tempi. 11 Papa rimile l’affare in Arbitri, ad una Congregazione, e finì l’Anno, lenza che gli Ambafciatori fpuntaffero cofa alcuna. Il Duca d’Etrè quafi folo tenne faldo, perchè dal filo Sovrano ricevè ordine di ibffener con vigore rutto quanto o di ragione o di fatto aveano praticato i precedenti Minirtri. Anno di Cristo mdclxxv. Indizione xm. di Clemente X. Papa 6. di Leopoldo Imperadore 17. L’Anno fu quello del Giubileo Romano, aperto con gran folen-nità da Papa Clemente X. non avendo mancato il Santo Padre di contribuir molte limofine in alimento de’poveri Pellegrini , di lavar loro i piedi, e di regalarli. Più ancora avrebbe defiderato di fare, fe la nemica podagra non Tavelle per lo più fequeilrato in letto. 11 concorfo de’Popoli non fu molto, perchè in troppi paefi bolliva la guerra , ed era in certa maniera ceffata da gran tempo la novità di quella fanta funzione . Gran tempo ancora continuò in Roma il dibattimento della controverfia jnforta fra il Cardinale. Altieri, egli Ambafciatori delle Corone, per ¡’Editto pubblicato intorno alla nuova importa della Dogana . Ma finalmente nel Luglio dell’ Anno prefente, coll’interpofizione del Cardinale Colonna, ebbe fine, con aver dichiarato cffo Altieri, non effere mai ftata fua intenzione di comprendere in quell’Editto i Minirtri delle Corone, e che il Papa farebbe fa-pere ailor Padroni, che non era mai ftatadiverfa la mente fua, con altri ripieghi di rifpetto verfo gli Ambafciatori fuddetti. La Politica del Mondo coll’empiartro delle bugie fuol benefpeffo fanar le piaghe. Si potea fulle prime terminar quella battaglia colla confeffìone di ciò, che detto celle labbra, ma non col cuore, sì tardi venne alla luce. Un grave fconcerto accadde nell’ Anno preiente in Tofcana. A Cojimo 111. Gran Duca avea la Gran Ducheffa Margherita Luigia d’ Orleans partoriti due Principi, cioè Ferdinando primogenito, e Gian-Gajlone, ed una Principeffa , cioè Anna Maria Luigia , che fu col tempo Elettrice Palatina. Fra quelli due nobiliffimi Conforti foriero diffenlìoni ed amarezze tali, che pacarono ad una irreconciliabil di-vifione. Comunemente fi credette, che la vedova Gran Ducheffa Madre