Anno MDCXCIV. }59 rono in campagna i Tedefchi fotto il comando del Marefciallo di campo Conte Caprara-, niuna imprefa fi fece degna di memoria, a riferva deli’ acquifto di Giula, Piazza di non lieve momento vertb le frontiere della Tranfilvania. Nel Piemonte le nemiche Armate fi andarono inqueil’Anno guatando di mal occhio, ma fenza che alcuna d'effe fifentiife voglia di venire alle mani. Solamente fu fempre più tiretto il blocco da gran tempo cominciato di Calale di Monferrato, e in quelle vicinanze tolto fu a i Fran-zeiì il Forte di San Giorgio. Venuto 1’Autunno tutte le truppe Tede-fche fi fcaricarono di nuovo su i paefi de’Principi Italiani, con avere intimato il Conte Praìner, Commeifario Generale di Celare, fecondo il folito, infoffribili contribuzioni. A collui da lì a poco la morte anch’ eiTa intimò di sloggiare dal Mondo , e di dar fine alle fue eilor-fioni. Tante nondimeno furono le doglianze portate alla Corte di Vienna, che moifo a pietà Y A ugufio Leopoldo ordinò, che fi fminuiife il rigore di tanti aggravj ; ma non già per Ferdinando Carlo Duca di Mantova, di cui fi dichiaravano mal foddisfatti i Tedefchi, perchè creduto di genio Franzefe. Non poteano eiìì fofferire, che dimorale in Mantova.il Signor Duprè Inviato del Re Criilianiifimo ; però oppreife-ro con aggravj i di lui fudditi, fenza riguardo veruno a gli Ecclefia-ilici; e in oltre il Generale Cefareo Conte Palfi, coll'Abbate Rainol-di Refidente del Re Cattolico, gl’intimò di licenziare elio Inviato Franzefe, e tre fuoi proprj principali Miniilri, creduti fomentatori deidi lui genio, entro il termine di quindici giorni, minacciando gravi olti-lità fe non ubbidiva. Ebbe il Duca un bel dire, un bel gridare: gli convenne inghiottir la pillola, e congedare chi non piaceva alle Corti di Vienna e di Madrid. Giacché non potea reggere alla gotta, che pafsò al petto, Francefco IL d' Efìe Duca di Modena e Reggio, nel dì fei di Settembre dell’ Anno prefente terminò la carriera del fuo vivere, compianto da’fudditi fuoi, perchè amorevoliiiìmo e giullo Principe, fotto di cui aveano goduto de i lieti giorni, ficcome può vederli nelle mie Antichità Eilenfi. Perchè non produile alcun frutto il fuo Matrimonio colla PrincipeiTa Margherita Farnefe, a lui fuccedette nel governo di quello Ducato il Prìncipe Rinaldo, fuo Zio paterno, allora Cardinale , che poi nell’ Anno feguente rinunziò la facra Porpora, ed aiTunfe il titolo di Duca. Fu parimente chiamata da Dio a miglior vita nel dì fei di Marzo Vittoria della Rovere, già Moglie di Z 4 Ferdmando 11. de Medici, Gran Duca di iofcaua, Principelia impareggiabile per le tante fue belle doti. Venne anche a morte nel dì undici di Dicembre dell' Anno prefente , Rar,uccio II. Farnefe Duca di Par-