$7° Annali d" Italia. divife circa l’Anno 1070. come il celebre Leibnizio allora dimoftrò , ed anch’io con Documenti chiariffimi provai pofcia nelle Antichità E-ftenii. Accompagnata quefta Principefla dalla Ducheffa fua Madre, e da un gran treno di famiglia e di calcili, ricevette nel Tirolo per parte dell’ Imperadore diftinti onori, e più magnifici ancora per lo Stato Veneto dalla confueta fplendidezza di quella Repubblica. Fece dipoi il iùo ingreffo in Mantova, accolta con fomma folennità, e varietà di divertimenti dal Duca Ferdinando Carlo. Condotta finalmente pel Panaro da gran copia di fuperbiflxmi Bucentori fino a Comporto , nel dì 7. di Febbraio entrò in Modena con quella grandiofità di fe-guito, d’apparati, e di follazzi, ch’io brevemente accennai nelle fud-dette Antichità Eftenfi. Un rigorofo Editto fu pubblicato in queft’An-no dal fa'nto Pontefice Innocenzo XII. con cui fi proibiva a tutti i fud-diti il giocare e far giocare a i Lotti di Genova, Milano , e Napoli, giacché fi toccavano con mano i gravi danni provenienti da quefte invenzioni dell’umana malizia, per iucciare il fangue de’malaccorti mortali. Anno di Cristo MDCXCVH, Indizione v. di Innocenzo XII. Papa 7. di Leopoldo Imperadore 39. G Odevasi oramai la focietà della Pace in Italia, per eflerne partite le milizie Alemanne , ed avere il Duca di Savoia e il Go-vernator di Milano difarmato, con ritener folamente le truppe necef-farie per le guernigioni delle Piazze. Avea anche la Francia puntualmente data efecuzione a quanto s’era inabilito col Duca di Savoia, la cui Primogenita condotta in Francia., e fpofata col Duca di Borgogna, feco per due ore flette in letto alla prel’enza di molti teftimonj, ma con riferbare a tempo più proprio la confumazione del Matrimonio . Era intanto il Pontefice Innocenzo XII. intento a fabbriche ed imprefe, che tornaiTero in fervigio di Dio, e in benefizio de’ fudditi fuoi. A que-ilo fine nel Mefe d’Aprile niuno il potè trattenere, che con lieve accompagnamento non paiTafTe a Nettuno, bramofo pure di provvedere Roma e lo Stato Ecclefiaftico di un buon Porto nel Mediterraneo, e di far divenire queilo anche Porto franco . Nettuno, o per dir meglio Anzio, vicino a Nettuno, gli era flato rapprefentato per più comodo a Roma , e di miglior aria, che Cività Vecchia . Dapertutto ricevette fuperbi regali da i Baroni Romani, e più de gli altri ne profittarono i Poveri. Diede egli ordine, che non già a Nettuno, ma al vi-