86 Annali d’ Italia; con gli Spagnuoli alla ricuperazion della Valtellina, e a tornare in prillino il depolito di quella Provincia. Del che pervenuto l’avvifo in Francia , furono fpediri danari & ordini al Marchefe di Coeuvres, per far leva di nuove genti. Ma eccoti all1 improvvifo contro 1’ efpettazion d’ognuno, faltar fuori la Pace tra la Francia e la Spagna, i cui Articoli nel dì 5. o pure 6. di Marzo furono fegnati in Monfone Terra d’Aragona dal Conte Duca, cioè dall’Olivares, e dal Conte di Far-gis Ambafciatore di Francia , ma pubblicati molto più tardi. Non li può fpiegare, quanti artifizj e mafcherate lì facefiero giocare in quello negoziato. Più d’una volta fece villa la Corte di Parigi di difap-provare il concordato dal fuo Minillro in Ifpagna, e di voler richiamare e galligare lui ilelTo; e pure gullò in fine l’operato da lui. V’erano delle fegrete ruote, che moveano il Richelieu a voler quella pace, perchè abbondavano in Francia i malcontenti ed invidiolì del foverchio fuo dominio; nè molto lì llette a vederne lo feoppio. Era giunto il Papa ad inviare in Ifpagna con titolo di Legato lo lleffo fuo Nipote Cardinal Francefco, vogliofo di far una nuova comparfa anche in quella Corte, per tenere al facro Fonte una nuova Figlia del Re Cattolico, e per trattar ivi della Pace d’Italia, fperando miglior fortuna ivi di quella, che avea provato in Parigi. Arrivato ch’egli fu in Catalogna, e volendoli mifchiare nel Trattato , gli diedero ad intendere già terminato il negozio ( che nondimeno era tuttavia pendente ) e finfero dipoi fottoferitti i Capitoli nel dì fuddetto di Marzo . Nulla in Parigi fe ne comunicò al Principe di Piemonte e al Minillro Veneto, fe non dopo il fatto, con pafeere intanto amendue di penlìeri ed apparati di guerra. I principali Articoli di quella concordia furono: Che in perpetuo non farebbe altro efercizio che quello della Religion Cattolica Romana nella Valtellina, Contado di Bormio, e Chiavénna . Che folTe falva in que’Luoghi la fovranità de’Grigioni, con pagar loro la Provincia un annuo tributo, ma con facoltà a i V al teliini d’eleggere liberamente i lor Governatori e Magillrati tutti Cattolici, la quale elezione folTe obbligata la Repubblica de’Grigioni di ratificare. Che tutti i Forti d’effa Provincia farebbono rimeffi in mano del Papa, e poi demoliti e rafati. Fu riferbato ad Arbitri e all’autorità delle due Corone di comporre le differenze civili rimaile fra i lor Collegati. Gran rumore, gran battaglia di fentimenti cagionò quella improv-vifa Pace. I più, ed anche in Francia, ne fparlavano a bocca aperta, come fe lì foffe fatto il funerale alla riputazione della Corona Fran-zefe con quello accomodamento, e qaafichè troppo in effo aveffe guadagnato la Spagna. Perciocché fenza parlar del punto della Religione, vo-