Anno MDCXCI. combattenti, che diedero molto da penfare al Catinat. Anche Guglielmo Re d’ Inghilterra, o iìa Principe d’Oranges, avea inviato il Duci di Scìomberg , valorofo Signore, perchè fervifle di Generale al Duca di Savoia. Accreiciute in quella maniera le forze de’Collegati , nel dì 16. di Settembre la loro Armata pafsò il Po , e il Principe Eugenio fu fpedito con mille e cinquecento cavalli ad invertire Carmagnola, dove poi comparve anche l’efercito intero. Continuò 1’ a (Tedio iioo al dì fette d’ Ottobre, in cuii Franzeiì capitolarono la refa , con patto d’andarfene liberi colle lor armi e bagaglio. Ma perchè nell’ aver eiìì nel precedente Giugno , allorché prelèro la mede-iìma Carmagnola, contravenuto a i patti , con avere fpogliati i Val-deii, che vi erano di prefidio: loro fu renduta la pariglia in tal congiuntura. Tollero i Valdefì l’armi e parte del bagaglio a quella Truppa , e i Tedefchi per non edere da meno, li fpogliarono del reflo. Ricuperò ancora l’efercito Collegato Avigliana e Rivoli . Intanto il Catinat abbandonò Saluzzo , Savigliano, e Follano ; e perciocché re-flava tuttavia contumace nella Savoia la Fortezza di Monmegliano, e volevano i Franzeiì levariì quella fpina dal piede, nella notte precedente al dì 18. di Novembre aprirono la trincea fotto quella Piazza, che fu bravamente difefa, per quanto mai fi potè, da quel Governatore Marchefe di Bagnafco . Le artiglierie , le bombe, e le mine con tal frequenza e vigore tempeilarono quelle mura, cafe, e baflioni, che nei dì 20. di Dicembre con molto onorevoli condizioni convenne capitolarne la refa. Un’altra fcena fui principio di Novembre accaduta nel Monferrato diede molto da decorrere a i curioii Politici- Finquì avea tenuto Ferdinando Carlo Gonzaga Duca di Mantova nella Città di Cafale un Governatore con guernigione, reilando i Franzeiì padroni delia Cittadella. All’improvvido il Marchefe di Crenant Governatore d’effa Cittadella, nel di fette del Mefe fuddetto, chiamato a definar feco il Marchefe Fattati Governatore della Città, il ritenne prigione, imputandogli di aver tramato ccl Generale Cefareo Antonio Caraffa di dare a i Tedefchi l'entrata in quella Città. Quindi s’impoffefsò di tutte le porte della Città medefima, e difarmò il Reggimento, che ivi era pel Duca. Non li feppe mai bene il netto di quella faccenda. Prerefero alcuni, che il Duca di Mantova foffe complice di quella novità; altri, ch’egìi non vi avelie parte, e che il folo Marchefe Fafiari foffe il colpevole; ed altri in fine, che quella foffe una foperchieria de’Fran-zeiì, 1 quali non fi faceiTero fcrupolo di anteporre il proprio interef-ie alla buona fede, e voìeffero alìicurarti, che il Duca di Mantova loro