100 Annali d" Italia; col mezzo della forza Franzefe. Prometteva!! anche molto da gli a-iuti della Repubblica Venera, la quale mirava bensì troppo di mal occhio le violenze de gli Spagnuoli in tale occafione , ma procedeva con gran circofpezione, nè inclinava a venire a dichiarazione alcuna, ballandole di accrefcere le fue truppe coll’apparenza di fola precauzione per la difefa de’proprj Stati. Se il Duca di Mantova avelie voluto acconfentire a depofitar Cafale in mano dell’ Imperadore fino a ragion conofciuta , fi farebbono pofate l’armi , perchè veramente ì'Au-gufto Ferdinando fi mostrava volonterofo di pace in Italia , e non altro dicea di pretendere, fe non di foflenere i diritti della fua Sovranità, trattandoli di Feudi, su i quali più d’uno pretendea d’aver delle ragioni . Avrebbe il Duca confentito al Depofito in mano del Papa, o d’ altro Principe Italiano; ma ciò non piacendo alla Corte Cefarea, egli fi lafciò in fine condurre a veder la rovina di tutti i fuoi Stati, e a rimanere efpollo al pericolo di perdere tutto . Non potea, ficcome dicemmo, elTere in più bell’ auge pet quelli tempi la potenza d’elio Imperadore. Le vittorie riportate dal fuo Marefciallo Tilly il rendevano formidabile a tutta la Germania; e però veggendo poco rifpettata l’autorità fua dal Duca Carlo Gonzaga, cominciò a difporfi per ottener colla forza ciò , che per via amichevole non avea potuto confe-guire . Ma prima di lui diede all’armi la Francia a lindi prevenire ìa caduta di Cafale . Il Richelieu , a cui premeva di tenere il Re Lodovico lontano dalle cabbaie della Corte dt Parigi, e da i tentativi della Madre, cotanto feppe incantarlo colle vive pitture della Gloria, di cui hanno da effere innamorati i Monarchi , che il traile a venire in perfona verfo l’Italia, e ciò nel furore del verno. Aveva egli approntato un efercito di ventidue mila fanti, e di tre mila cavalli, tutta gente veterana ; dato ordine , che fi allelliffe un’ Armata Navale in Provenza; gli davano a fperare i Veneziani d’entrar anch’ elfi in ballo con dodici mila fanti, e cinquecento cavalli; e il Duca di Mantova facea credere di avere al fu® foldo fei mila fanti, e più di mille cavalli. Avendo pertanto il Re Crillianiffimo fatto chiedere al Duca di Savoia il palio per li fuoi Stati, il Duca fpedì il Conte di Verrua , e pofcia il Principe di Piemonte al Cardinale , per trattare di qualche accordo . Propofe il Porporato, che fua Maellà fi obbligherebbe di far dare al Duca Trino con quindici mila feudi di rendita annua in tante Terre del Monferrato; e di quello fi trovava appagato il Duca. Ma perciocché fi chiedevano fpecificazioni maggiori intorno alle Terre, fi tirava.in lungo l’affare. Due gran cime d’uomini in ac- cor-