Annali d’ Italia? nando Figlio del fu Arciduca Carlo, pcnfando per tempo a’proprj inte-reffi, e ad aificurare per sè la Corona Imperiale , dopo avere ottenuta da i fuddetti due Arciduchi una ceffione, affittito dalla Corte di Madrid, fi diede a temperare Mattias, perchè almeno gli cedette il tito- lo di Re di Boemia. Non fapeva indurli il buon Imperadore a veder vivente il funerale della fua autorità. Tuttavia prevalendo l’efempk) di quello fleiì’o, ch’egli avea fatto, e molto più le premure del Re Cattolico, aggiunto il timore, che potette ufcir fuori dell’Auguila Caia d’Aultria lo fcettro Imperiale, fi arrendè, ed adottò etto Ferdinando in Figlio, con riferbare a sè 1’amminiltrazion de gli Stati. Fu dunque Ferdinando folennemente coronato Re di Boemia nel dì 29. di Giugno. Erafi ne’tempi addietro incapricciato Ferdinando Gonzaga Duca di Mantova di Camilla Erdizina Cafalafca, ed era giunto afpofarla. Se ne fva-ghì egli dipoi, fecondo il collume di chi fa limili falti; e furono trovate ragioni per far dichiarare illegittimo e nullo quel Matrimonio. Ciò fatto, cercò ed ottenne in Moglie Catterìna dt Medici, Sorella di Co-fimo II. Gran Duca di Tofcana. Nel dì 17. di Febbraio del prefente Anno fi folennizzarono le loro Nozze. Anno dì Cristo mdcxviii. Indizione 1. di Paolo V. Papa 14. di Mattias Imperadore 7. ERa ben colle carte fiata data la Pace nell’ Anno precedente all’Italia, ma non peranche fi mirava l'efecuzion della fletta Pace. E ciò, perchè diffidando il Duca di Savoia del Toledo, torbido Gover-nator di Milano, e de gli Spagnuoli, non fi fapea rifolvere a difarma-re, fempre temendo d’eflere beffato, e che reflaffe ineffettuata la re-fliruzion di Vercelli. Nè i Veneziani dal canto loro fi voleano quetare, fe nello fteffo tempo non vedeano foddisfatto al pattuito in favore del Duca lor Collegato. Oltre di che un fiero ondeggiamento tuttavia durava fra effi, e il Duca d'OJfuna, facendo quelli continue illanze, che la Repubblica ritiraffe dal Golfo la fua Armata navale, e licenziafle gh Ollandeli; altrimenti minacciava con fomma altura di rinovar la guerra; al qual fine andava tutto dì accrefcendo di nuovi Legni la Flotta fua. Perciò da ogni parte fi rinforzavano i fofpetti, nè appariva il fine di quelle turbolenze. Ma perchè Filippo 111. Re di Spagna fince-ramente delìderava la quiete, e quand’anche tale non fotte flato il fen-timento de’fuoi Miniftri, la Corte di Francia affolutamente la volea per