2 46 Annali d’ Italia. giri della fua mente, cominciò a fenrire , che veniva meno il corpo per malattia, a cui i Medici, dopo averla forfè accreiciuta co i tanti rimedj, altro ripiego non feppero più proporre , fe non il miferabi-le di fargli mutar aria. Portato al Cartello di Vincennes , peggiorò; laonde animofamente fi preparò a ricevere la fempre difguftofa vifita (iella Morte. TeHamento da Re fu il fuo per li magnifici Legati fatti, prima al Re Criilianiffimo, e alla Regina, pofcia a i Monarchi Cattolici, al Papa, a i Principi del Sangue, e ad altri gran Signori, e a tutti i fuoi Parenti, e per la fondazione di alcuni Luoghi pii. Conto iì fece, che l’eredità fua afcendeffe a quaranta millioni di Franchi ( altri è giunto a dire di Scudi ) diilribuita con ammirabil generoiìtà e giudizio. Cadde la morte fua nel dì nove di Marzo in età di cinquanta nove anni. Niun più di lui fu in odio alla nazion Franzefe, e niun più di lui la beneficò, lafciando il Regno in pace, depreffa la razza de gli Ugonotti, purgati i mali umori de’Grandi, e accrefciuti i confini della Monarchia. Camminò fempre colle Maifime del Cardinale di Richelieu, fe non fante e giuile, certamente utili al Regno; ma con genio affatto diverfo, perchè il Richelieu uomo collerico, violento, ed implacabile non meditava che vendette, e guai a chi cadeva dalla fua grazia,- laddove il Mazzarino con fomma placidezza trattava i grandi affari, dolce con tutti, e fin verfo i nemici, ch’egli fi iludiava di guadagnare col perdono e colla liberalità, fondato in quella Maili-ma: Che il Mondo bifogna comperarlo. Per cagione di quella fua man-fuecudine e generofita, arrivò a morire in grazia del Re, e compianto anche da lui: il che non era avvenuto al Richelieu. Lafciò di bei ricordi al Re Criftianiffimo pel buon governo, e quello fpezialmente di non tenere in avvenire Favoriti , ma di partir gli Ufizj in Politico, Militare, ed Economico: regolamento, che il Re Lodovico XIV. molto bene eleguì, con prender egli in mano le redini del Regno; e n era ben capace per l’elevatezza della fua mente. Nel dì 19. d’Aprile feguì con gran folennità nel Palazzo Reale di Parigi lo Spofaìizio di Madamigella Margherita Luigia, Figlia del defunto Duca d’ Orleans col Principe di Tofcana Cofìmo de Medici. Il Duca di Guifa Procuratore del Principe la fposò. Condotta quella Principerà in Tofcana, fi trovò onorata da magnifiche felle ed allegrezze di tutti que’Popo-li . A godere di quelli lpettacoli fu anche invitato Alfonfo 1 V. Du:a di Modena, e v’andò con ricco corteggio. N^l dì primo di Novembre per la nafcita d’un Delfino tutto il Regno dì. Francia diede in trasporti di giubilo; nè minor fu la confolazion de gli Spagnuoli, per a-ver la loro Regina dato alla luce nel dì fei d’effo Mefe un Principe, che fu poi Carlo II, Re di Spagna. Ora