AnnoMDCV. 17 gito eflo Auguilo a profeguir la guerra da gli Ambafciatori del Re di Perfia, le cui armi riportavano in quelli tempi non lievi vantaggi fopra i Turchi. Anno di Cristo mdcvi. Indizione iv. di Paolo V. Papa i. di Rodolfo li. Imperadore 31. ANno’in queil’Anno maggiormente crescendo l'incendio TuTcitato contro la Veneta Repubblica dal Pontefice Paolo. Si (tudiò ben quel Senato di far rapprefentare alla Santità Tua le ragioni militanti irt favore delle proprie Leggi ed antiche confuetudini, con ifpezialmen-te allegare i gravifiìmi dilordini, che potrebbono avvenire, e che avvengono allo Stato Secolare, qualora ii laici a gli Ecclefialtici fenza limite alcuno la facoltà d’acquiitar gli (labili de’paeiì. Si trovò Tempre il Pontefice più (aldo che mai nelle Tue determinazioni, fiancheggiate da lui con una folla di Canoni. E perciocché ne pure dal canto loro inoltravano i Veneziani voglia di piegare alle minaccie di parole , il Pontefice nel dì 17. d’ Aprile volendo venire a i fatti, ratinato il Conciltoro, pubblicò un ternbil Monitorio , in cui dichiarava in-corfo nelle Scomuniche il Doge col Senato, e s’intimava l’interdetto a Venezia, e a tutto lo Stato della Repubblica, te entro il termine di ventiquattro giorni non fi rivocavano i Decreti ed Atti fatti contro 1‘ Immunità e Libertà Ecclefiaitica, e non fi confegnavano al Nunzio i prigioni, con tutte l’altre pene, che tengono dietro alle Cenfure e all’Interdetto. A quelli fulmini s’erano già preparati i Veneziani, e però al primo avvilo Tpedirono tolto ordini rigorofi, che niuno de’Tuoi fudditi lafciaffe affiggere quel Monitorio, che fe ne portaiTero le copie a 1 pubblici Rapprefentanti, e che fi continuaffero come prima i divini Uhzj fotto gravi pene, e pena infin della vita. Non vi furono che i Gefuiti, i Teatini, e i Cappuccini, i quali giudicaflero dover preponderare l’oflervanza de i Decreti del Romano Pontefice al rifpet-to per altro da effi profeflato al Principe Secolare. Perciò tutti fi partirono da gli Stati della Repubblica, e a dillinzione de gli altri i Gefuiti proceffionalmente fi ritirarono. A riTerva d’alcuni altri particolari, il relto delle Univerfità Religiofe, e gli altri Ecclefiaitici (tetterò colanti nell’ubbidienza a gli ordini del Senato; nè i Cappuccini del territorio BreTciano e Bergamafco vollero Teguitar 1’ efempio de gli altri, e continuarono ad abitar ne i loro Conventi. Intanto (ì cominciò una guerra di penne, avendo trovatola Repubblica perfone, che foiten-Tomo XI. B ner0