I 50 Annali d’ Italia; to trenta fchiavi Criltiani, in luogo de’quali furono porti al remo du-cento quaranta Turchi. Medefimamente vennero in potere delle Galee di Malta fette legni Turchefchi, colla morte o prigionia di cinquecen* to Giannizzeri, che v’erano fopra . Anno di Cristo mdcxvii. Indizione xv. di Paolo V. Papa 13. di Mattias Imperadore 6. GIa’vedemmo, che nella Pace d’Arti fra la Spagna e il Duca di Savoia fu concordato, che in cafo d’inoffervanza della medefi-ma dalla parte de gli Spagtvuoli, il Marefciallo di Lesdiguieres do-vefle accorrere in aiuto del Duca. Fece Carlo Emmanuele così chiaramente conofcere il mancamento de gli Spagnuoli in querto particolare, che Lesdiguieres fi credè obbligato come perfona privata a mantener la parola. Per li recenti Matrimonj Regali paflava allora fra le due Corti di Parigi e di Madrid buona armonia, e però i Minirtri di Spagna gran rumore ed oppofizion faceano alla rifoluzione del Marefciallo. Ma queili in fine la vinfe , foftenendo , che l’onor fuo , e più quel della Corona, v’era impegnato, per foftener la Pace fatta per ordine del Re Crirtianiifimo. Arrivò egli dunque a Torino nel dì tre di Gennaio dell’Anno prefente con fette mila pedoni e cinquecento cavalli: foccorfo, che come venuto dal Cielo fu accolto dal Duca con gran giubilo, ficcome il fuo Condottiere con ogni dimortrazion d’onore e d’affetto. Erafi ritirata la PrincipeiTa di Macerano co i figli in Crevacuore, dove avea ammeffo prefidio Spagnuolo. Il Duca lènza perdere tempo fpedì colà con affai forze Vittorio Amedeo fuo Figlio Principe di Piemonte, che difpofte le artiglierie cominciò a berfagliare la Piazza. Per foccorrerla inviò il Toledo un corpo di gente fotto il comando di Don Sancio di Luna Cartellano di Milano, il quale trovato ben trincierato il Principe, altro far non potè che accamparfi in vicinanza di lui. Ma nel vifitare i pofti inforta una fcaramuccia , reftò egli uccifo, e Carlo di Sanguineto Maftro di Campo con un terzo di Napoletani vi fu fatto prigione. Intanto la guernigione con capitolazione onerta rendè il Cartello. Pafsò dipoi il Duca co i Figli Vittorio c Tommafo, con Lesdiguieres, e con tutte le fue forze nel Monferrato, impiegò ventiquattro pezzi di bombarde a battere la Fortezza di San Damiano da quattro lati. Dentro v’era un debole prefidio. Mentre un dì fi dava un furiofo affalto ad una parte, i difenfori quafi tutti accor-