XXV » ila pace fu lagrimevole per Me/lina follevata contro la Spagna, e im- * provvifamente abbandonata da’Franzefi, quando videro ilabilito il » tutto per la pace: poiché tra le molte migliaja, che s’imbarcarono co’ »* Franz eli, le confifcazioni feguite dopo, e altre flebili confeguenee del-» la ribellione, colla vifira ancora dell’ulti ma pelli lenza, non è più ri-» forta. Celebre è l’anno 1680. per l’elleirfione della Regalia di Fran-» eia fopra tutte le Chiefe di nuova conquida; ma queltanonè materia » del notlro Ellratto. Lo farebbero le avventure della Corte di Savoja ♦* tra Madama Reale Maria Giovanna Battilla di Nemours, e le due Co-» rone di Francia, e Spagna, fopra il matrimonio intavolato per il gio-» vine Duca Vittorio Amedeo fuo figlio coll’infanta di Portogallo , che » andò politicamente in fumo: ma poco fapendolene di certo, e trovan-» dofi anche più occulto in quelli Annali, a che trattenere il Lettore? Eb* » be il Pontefice l’anno 1682. un gran disgulto, e lo ebbe infieme tutta la » Corte di Roma dal violento procedere di Lodovico XIV. Sera egli pre-» valuto gli anni addietro della pace di Nimega, e di quella da lui pofte-» riormente accordata agli altri Principi, in fuo gran vantaggio: per-» chè indagando carte vecchie negli archivj, e trovando ombre di Feu-» di, o diritti antichi della Corona, gli s’opponeiTero pur quanto fi vo-» glia le prel'crizioni, e altri titoli, gli appoggiava colla forza, e colla » fua rifoluta volontà, e toglieva Piazze, e Luoghi forti a’confinanti, » fenza che alcuno gli refiilefle. Colla medeiima rifoluzione convocati ti i Vefcovi più parziali, colla loro autorità, fenza attendere la San-» ta Sede, regolò la Regalia : e di più fece il dì 23. Marzo accettar le »quattro propofizioni contro i privilegi, e diritti della Santa Sede, epi-» logate dall’ Annalilla, e da noi ommefle , perche non appartengono * qua, nemmeno appartenevano agli Annali; fpecialmente fe non li vo-» leva far loro altra rispolla, che la feguente : Se così ardue propojifio-» ni difpiace fero al Sommo Pontefice , e a tutta la Corte di Roma , non oc-»> corre, che io lo dica. Fu incitato più volte il Santo Padre ne tempi fuffe-» guenti a condannarle, ma egli non vi fi. lafciò mai indurre, affinchè non » credeffe la Nazione Fran^efe, che egli più aveffe ascoltata la pajjione, che la >* cpufli^ia in sì fatta condanna . Però ne lajciò la cura a fuoi Succeffori. Gli >♦ Eruditi ci capifcono : nè altro cerchiamo al preferite in tal materia . » L’anno 1683. gran terrore diedero i Turchi a tutta la Criltianità » coll’attedio di Vienna, cominciato il di 14. Luglio: ma follenuta » valorofamente dal Conte Emetto di Staremberg, e col Divino aju-» to liberata dal He di Polonia Giovanni Sobiefchi, e dagli altri Prin-» cipi alleati il dì 12. Settembre, con poco buona fama di Lodovico » XIV. che moleilava la Spagna, e con un grotto efercito a’ confini n di Germania llava Spettatore dell’altrui rovina. Il di più lo lafcia* Tomo XI. c 3 *rao