Anno MDCXCVII. 37$ fi dee tacere, che circa quefti tempi Pietro AìeJJiovitc Craro di Mo-fcovia, o ila della Ruffia, Principe di mirabil comprendone , e di lira-ordinarie Maifime, prefe a viaggiare incognito, ma cognito, quando voleva , per imparar l’Arti Europee , e fpe'zialmente quelle della Marinaresca. Comparve come uno de’luoi Ambafciatori in Pruffia, in Ol-Ianda, in Inghilterra, e a Vienna. Sua mente era eziandio di vifitare l’inclita Città di Venezia; ma mentre vi iì difponeva, gli convenne tornarfene in fretta alle fue contrade, chiamato dalle Sedizioni con-tra di lui macchinate da que’Popoli barbari, iftabili, e non pèranche ridotti alla civiltà, eh’ora fi mira in quelle parti. Anno di Cristo mdcxcviii. Indizione vi. di Innocenzo XII. Papa 8. di Leopoldo Imperadore 40. DOpo la mèmorabil vittoria riportata dall’armi Imperiali a Zenta colla fuga dello fteiTo Gran Signore Muflafà 1 /. ognun -iì appettava maggiori progreili di Cefare in Ungheria : tanta era la co-lternazione de’.Turchi, e la lor debolezza. Tempo ancora più favorevole di quefto non potea darfi, da che 1 ' Augujto Leopoldo sbrigato dalle guerre colla Francia, fi'trovava in iftato di adoperar con braccio forte contro il comune nemico, e a ciò l’animavano i Veneziani, e lo zelantiflìmo Pontefice prometteva gagliardi foccorfiin danaro. Ma in Vienna fi macinavano altre idee, ilante la vacillante fanità di Carlo 11. Re di Spagna, colla cui morte apprefa Tempre per vicina, verrebbe a vacare quella gran Monarchia per difetto di prole. A tal fucceflione afpirava l’Imperadore per 1’ Arciduca Cado fuo fecondd^enito , sì perchè retaggio dell’ Àuguita Cafa d’ Aultria, e si perchè la Linea Auitria-ca di Germania era chiamata a que’Regni da i Teftamenti de’prece-denti Re dell’altra Linea di Spagna . L’Inghilterra e 1’ Ollanda , ficco-me intereflate anch’efle nella preveduta mutazion di cofe, non celiavano d’ifpirare a Celare la neceffità di «prepara rfi a queito grande cv-venimento, acciocché l’ora ni ai troppo poflente Corona di Francia non ne profittaiTe. Quindi nacque nell’Auguro Monarca il defiderio di pacificaci colla Porta; e però la Corte d’Inghilterra, che s’era eiìbiti di trattarne, fpedì ordini pretnuroiì al Milord Pagct, fuo Ambafcia'to-re a Coftantinopoli di farne T apertura col primo Vtfire Cuffein, da cui fu ben ricevuta sì fatta proporzione. Il piano di queiìa pace o Tregua fi,riduceva ad un punto folo , cioè, che tanto l’imperadore, Vene- A a 4 Z13m'