Accordi antichi fra l’albanese e le lingue sorelle 35 tato quel « radicalismo* eccessivo » (112) che secondo il Maver sembra caratterizzare VIntroduzione. 8. — Antoine Meillet mi ha mosso parecchie obiezioni, tutte importanti e cortesi, nella sua benevola e lusinghiera recensione deìV Introduzione (nel Bull. Soc. Ling. XXVIII 5-21) e anche in altri scritti suoi (113). Le più importanti fra quelle obiezioni si possono raggruppare attorno ai tipi lat. ignis e gr. nrOp. Ecco la figura relativa a questa coppia : germanico baltico sla vo(114) tocario armeno ital ico greco frigio indiano Fuori di questa cornice si conserva il tipo ignis : v. latino ignis, sscr. agni, paleosl. ogni, Ut. ugnìs. E in quella si ha invece il tipo n%Q- Il rapporto cronologico fra i due tipi si può ricavare almeno (vedi § 7) dalla norma delle aree laterali : la fase ignis è più antica della fase11®!? (115). Quella si trovava, un giorno, in tutta o quasi tutta la sedie preistorica degli Ario-europei. Poi l’area del tipo ignis fu invasa dal tipo rciio, che, da una ignota area centrale o laterale, è irradiata in quasi tutta quella sede preistorica. Solo in alcune aree laterali è sopravvissuta la fase ignis. Il Meillet (116) invece pensa che le cose siano avvenute in modo assai diverso. L’eminente maestro immagina, se ben intendo il suo pensiero, che la sede preistorica degli Ario-europei fosse simile a un vasto giardino, e che in ciascuna delle aiuole fiorisse la coppia ignis e rcOp» assieme a tante altre coppie, come diès ed 'HHap (§ 1), medù e mel (§ 9).