10 Matteo Bartou Al primo tipo spettano: paleosl. desiti (genit. plur. des?tù)9 lit. dèszimt, col dialettale deszirritìs, alb. dhjetè (v. § 3) e anche got. taihun, che viene dia una forma con -ti. Al tipo senza -t, le altre forme ario-europee per « dieci » : §éxa ecc. Il tipo con t è più antico che l’altro, come si vede da due indizi. L’uno è la norma dell’area meno esposta alle comunicazioni (21). Tale è l’area del tipo -t. L’altro indizio si vede nel confronto di queste due forme: sscr. daga « dieci » e -goti, -cat(i) nei numerali per 20-50. Le due forme si completano a vicenda: dàga(ti) e (da)gati. La forma daga ha perduto il -ti, perché questa non si accordava coi numerali precedenti (1-9), privi di -ti:sscr. nava « nove » ecc. 2. — Ora confrontiamo queste due altre figure: A B Figura normale: anormale (v. § 3): Conservazione : Innovazione : baltico ne -tè da -ter : mòte Innovazione: Conservazione: alban. mos (23) -ter : motrè greco m » M-T)TT10 Gli esempi della figura A sono molto più numerosi di quelli della figura B. Cioè, l’accordo dell’albanese col greco avviene più di frequente nell’innovazione che nella conservazione. Gli scarsi esempi della figura B saranno raccolti nel § 3. Ora vediamo quelli che spettano alla figura A.