142 Umberto Ademollo tenegrine anteriori al 1913, comprende il distretto di Ipek, tutto il Kossovo (1) (parte meridionale del distretto di Mitrovizza, i distretti di Pristina, Guilan, Fe-rizovitch, Katchanik), la parte settentrionale del distretto di Uskub, i distretti di Kalkandelen, Gostivar, Kertchov, Dibra; corre poi ad oriente del lago di Okrida e raggiunge il Mali Sat a nord-est del lago Malik. Da questo punto segue per breve tratto la linea di frontiera del 1913 sui monti Gramos, poi se ne scosta sensibilmente verso oriente comprendendo nell’Albania : Ko-nitza, Mezovo, Gianina, la Ciamuria; termina nel mare Ionio nel golfo di Prevesa. Per allora la confinazione dell’Albania rimase insoluta, oggetto di infiniti progetti e discussioni. Nel giugno 1920 gli Italiani, in seguito ai ben noti dolorosi eventi di quell’anno, sgombravano Valona. Seguì l’accordo di Tirana (22 luglio 1920) tra Albania e Italia, per il quale è rimasto all’Italia il solo isolotto di Saseno. Con l’ammissione dell’Albania nella S. d. N. (seduta del 17 dicembre 1920) venne ripresa in esame la questione delle sue frontiere. Nella seduta del 9 novembre 1921 il Consiglio degli Ambasciatori confermò il riconoscimento del Governo dell’Albania costituito in Stato sovrano e indipendente nei confini stabiliti nel 1913 dalla Conferenza di Londra, salvo alcune rettifiche a vantaggio della Jugoslavia. La cartina annessa, ove sono segnati il confine del 1913 e quello attuale, mette in rilievo queste rettifiche. Una Commissione internazionale composta di rappresentanti militari dellTtalia, della Francia e della (1) Nella circoscrizione amministrativa dell’attuale Regno di Albania sono stati mantenuti a due provincie i nomi di Kossovo (capoluogo Kuksi) e di Dibra (capoluogo Piscopeja).