Accordi antichi fra l’albanese e le lingue sorelle 19 « sima superficialità ». Il Goid. ha, infatti, della superficialità e della profondità un concetto molto diverso da quello del Maver e, per es., del Meillet. Il quale, recensendo, vent’anni fa, un mio saggio neolin. guistico, e facendo diverse obiezioni, scrisse tuttavia, con cavalleresca generosità, che « nul savant plus que M. B, n’a mis en évidence cette extrème complexité du développement linguistique » (v. L’Année socio■ logique XII, 853). II. — Gli elementi osco-umbri del latino paiono molto meno numerosi che i greci, ma questa parvenza è probabilmente assai diversa della realtà: v. Arch. glott. it. XX 179 sg. (nota 17), XXI 90, XXII 130 (nn. 114 seg.). Consideriamo, per es. ; la serie d’innovazioni come pos per post, e dormi per dormis e dar mi t. Queste innovazioni sono abbondantemente documentate (75) in testi epigrafici e altri, e compaiono prima nell’Italia centrale che in altre aree. Inoltre, oggi si conservano reliquie di dormis, dormii in diverse aree, e nessuna nell’Italia centrale. Da questi due indizi — e sono la cronologia e geografia dei testi e la geografia delle aree odierne (cfr, § 6) — sono giunto alla conclusione (76) che quelle innovazioni sono irradiate dall’Italia centrale. In questa si diceva, nei parlari preromani dell'Umbria e di altre regioni, pus per il lat. post, dede per dedit, e altre simili forme e voci, con uscita vocalica al posto dell’uscita consonantica del latino. Sicché gli Umbri e altri Italici facevano subire al latino una trasformazione simile in parte a quella che udiamo oggi nelle preghiere latine di alcuni volghi d’Italia: deprofundi, in celi, venia regnon tuo, vnhisco ecc. Cioè, chi diceva pus, dede, ecc., e voleva riprodurre (77) la lingua dei dominatori (che dicevano post, dedit ecc.), riusciva a dire pos, dedi. Il Goid, sostiene un’altra tesi (78) e arriva a questa conclusione: « che se l’umbro diceva est per è, come il latino, ne conseguita « sicuramente che est divenne è in tempo tardo, indipendentemente del « tutto da una spinta antica umbra : così, dunque, si deve 'giudicare che « post è divenuto pos in italiano (sic), indipendentemente dall’umbro, in « fonetica di proposizione » (pp. 157 seg.). Ma questa conclusione non tiene nessun conto delle premesse (79), che abbiamo vedute or ora (cioè dalla cronologia e geografia dei testi e della geografia delle aree odierne (80), e contiene tre errori e peccati, e non veniali.