30 Matteo Bartoli tempo (duecento anni prima di Cristo) e per quell’età non ci è stato tramandato nessun testo latino dalle pro-vincie o quasi nessuno. Vediamo invece le aree. E rileviamo, in primo luogo, il fatto che quel magis si conserva ancor oggi in un’estesa area della Gallia transalpina, ed è invece sparito dalla Penisola italiana, e da tutte e tre le grandi isole italiane, e anche dalla Ladinia e dalla Dalmazia preveneta (105). Per l’opposto, l’innovazione plus è diffusa più in Italia che nella Gallia transalpina. Alla coppia magis eplus e a quella di basilica ed ecclesia assomigliano — per ciò che spetta alla ricerca della patria dell’innovazione — le coppie che seguono e che si vedono nell "’Introduzione : equa e caballa (cfr. § 5), alius e alter, ecce éd eccum, hoc e istu, si e se, super e supra, sumus e simus ; e le innovazioni come donni da dormit * dormís e simili (§ 4 il). Anche per le innovazioni d’età ario-europea viene a mancarci il criterio di testi, e dobbiamo ricorrere a quello delle aree. Dobbiamo far così e in diversi casi possiamo. Si consideri, per es., questo che segue: german. baltico j slavo tocario celtico alban. ; armeno iramico italico greco ; indiano Nell’area circoscritta troviamo il tipo dàga e fuori invece il tipo §éxa: v. § 3. Ora si osservi che i linguaggi del tipo daga sono più numerosi a oriente della linea punteggiata che ad occidente; per l’opposto, quelli del tipo 8éxa sono più numerosi ad occidente. E si osservi che questa duplice con-