172 D. Nilo Borgia tt stessa costanza, che è gran dono di Dio, chiedete al « Signore, poiché Egli che vi ha data la volontà vi darà « altresì l’aiuto di compierla, e ogni giorno più vi ricolti merà delle sue grazie e dei suoi favori. « Noi pure ci ricorderemo di voi nelle nostre preti ghiere, e come per voi desideriamo ogni bene, così tt non cesseremo dall’implorarvelo dal Signore Dio noti stro. tt Dato a Roma presso S. Pietro, sotto l’anello del tt Pescatore, il 22 dicembre 1582, del Pontificato nostro « XI (24). * * * Per chi conosce quanto Gregorio XIII, indipendentemente dalle proposte dei Chimarioti, vagheggiasse l’unione di tutti i Cristiani per un fronte unico contro i Turchi, potrebbe riuscire quasi inesplicabile il tenore della surriferita lettera, in risposta a quella che in termini assai precisi e lusinghieri prospettava un avvenire lieto di unione e di pace della Chiesa Orientale con Roma, lungamente desiderata dal Papa e da tutti i buoni, e la definitiva repressione degl’infedeli sempre minacciosi e pericolosi. Si può pensare che a voce l’incaricato del ricapito della lettera abbia avuto informazioni che a noi non son giunte, ma che siano state tali dia confortare i Chimarioti e da nutrire in essi liete speranze : la lettera si presta anche a questa interpretazione. In tutti i casi nondimeno, la gravità e l’importanza eccezionale del negozio suggeriva grande riserbo e circospezione, e il Papa, a cui era grandemente a cuore la progettata impresa, nulla (24) Korolevs., loc. cit., pag. 153.