70 Matteo Bartoli 123. — Per es., sui supposti coetanei serpere e repere v. MeilJet., Bull. Soc. Ling. XXVIII 9); v. ancora XXXI3 144. 124. — L’innovazione mulier al posto di uxor è ben documentata: v., per es., Archiv. glott. it. XXI 29. 125. — Anche l’innovazione femina al posto di mulier è ben documentata: v. Arch. glott. it. XXI 16. — Il von Wart-burg, Franz. Etym. Wórterb., s. v. femina, nota 16, dissente da me, ma non si capisce in che cosa. 126. — V. von Wartburg 1. c. (nella nota precedente). 127. — V. la nota 2. Cfr. il consenso del Maver Slavia VII 147 : «on n’a pas le droit de créer des méthodes distinctes pour l’étude des sons, des formes, des mots etc.; il faut au contraire examiner toutes ces catégories d’un même point de vue et en étudier l’histoire avec la même méthode. Ici apparaît une différence fondamentale entre la méthode des néogrammairiens et celle des neolinguistes ». V. anche Schuchardt-Brevier, pp. 127 e 360 (s. v. Grammatik). 128. — Cfr. specialmente Meillet, nel Bull. Soc. Ling. XXVIII 4 sg. Il Maccarone, nella Revue de linguist. rom. VI 29 sg. muove un’abiezione simile. 129. — Cfr. pag. 156: « la causa del fatto, cioè la sua giustificazione fisiologica ». Lo spaziato è del Goid. — « La fisiologia dei suoni è naturalmente per il neolinguista spregiato obietto da bassi tempi o da sclerotici cervelli » (pag. 152). — Cfr. l’opinione delfAscoli, citata nelV Introduz. pag. 104 e Ach. glott. it. XXII 114. 130. — Cfr. lntroduz., pag. 100; v. anche Schuchardt-Brevier, pp. 92 e 268. 131. — Secondo la legge affine alla Lex Verner. Oltre all’articolo « Le sonore aspirate dell’ario-europeo e l’accordo loro col ritmo », nella Silloge Ascoli e rxe\VArch. glott. it. XXII 63-130, vedi ora il saggio nella rivista Erma 1932, pp. 869-78, e nelle Inclogerm. Forsch. L 204-12. 132. — Su questi e altri elementi acquisiti dall’albanese nella sua sede balcanica si veda specialmente l’ottima opera di Kr. Sandfeld Linguistique balkanique, problèmes et résultats, Parigi 1930. Più ampia, in alcune parti, è la relazione danese dello stesso libro, recensita da V. Bertoldi, nell’_4rcft. glott. it. XXI 136-46; v. anche l’articolo di C. Tagliavini sulla lingua albanese nell’Enciclopedia italiana dell’istituto Treccani, Roma 1929, Vol. II, pp. 125 sg.