I MONACI BASILIANI d’ItALIA IN ALBANIA 163 della Visita ci fa comprendere la sincerità delle buone disposizioni del loro animo, per aver ricevuto il Rappresentante del Papa cc con ogni debita osservanza », e l’abilità diplomatica dell’inviato. Tre mesi si trattenne il buon Padre tra quei montanari, e furono tre mesi di Lavoro fecondo edl efficacissimo, poiché, rileva lo Stanila nella citata Relazione, « si concluse che quelli popoli havessero ad essere ub-cc bidienti alla Santa Chiesa Romana, havendo i loro cc Capi fatta profesione della fede, sottoscrivendo anche « al Concilio ottavo (13) di Fiorenza, siccome appare « nella copia da me rittrata dall’originale attestato del « prefato P. Visitatore » (14). § 3. — Progetto di unione col Papa. Tornatò a Roma « con queste felicissime nuove », non è a dire quali festose accoglienze il P. Lorenzo ricevesse dal Papa, il quale, ci assicura la Relazione, « confi cepì allegrezza grande e volle dare testimonianze spe-« ciali di fiducia e di stima all’autore deH’awenimento « faustissimo, elevandolo all’Arcivescovado di Lanci ciano e (a membro) del Consiglio di Sua Maestà Cat-cc tolica » (15). Ma giustizia vuole che noi qui segnaliamo in modo particolare il nome di un altro Personaggio, dei buoni uffici del quale si sarà probabilmente servito il P. Lorenzo nell’opera di intesa e di unione dei Chimarioti con (13) Presso i Greci cattolici di quell’epoca, il Concilio di Firenze veniva spesso chiamato l'Ottavo Ecumenico, benché in realtà sia il XVI (n. dell’edit.). (14) Loc. cit., pag. 5i. Questa relazione ancora non si ritrova. (15) Alla Sede di Lanciano il Gailatino sarebbe stato promosso nel 1609 (Gams).