40 Matteo Bartoli Cioè uxor è stato vinto da mulier, e questo da {emina, e questo da fermila. Ma, si badi, la terna uxor ■ mulier ■ femina è molto diversa dalle terne che seguono: clepere — furare- — inuolare corulus — abellana — nucella domus — casa — mansio. Ciascuna di queste tre terne ha, in fondo, un solo significato: la prima significa « rubare », la seconda designa la « nux avellana », la terza vale « casa ». Invece le terne seguenti hanno ciascuna due o più significati, come si vede nel citato Arch. glott. it., XXI: màlum — pòmum — fructus (ibid., pp. 8, 31, 73) oues — pecora(e) — ammalia (13, 49, 155) ponere — miltere — mandare (17, 29) uesper — sero — Iarde (37, 87) e così uxor — mulier — ¡emina. Cioè, la coppia màlum e pòmum ha il significato di « mela » e invece quella di potnum e fructus significa « frutto ». Nella prima coppia pómum è l’innovazione, e nella seconda invece la fase anteriore. 9. — Un rilievo speciale meritano queste due altre obiezioni, che sono mosse cortesemente contro la neolinguistica in genere e in particolare contro le mie norme neolinguistiche, e sono le obiezioni seguenti : I. — le norme neolinguistiche possono servire, se mai, alle indagini sulle innovazioni non fonetiche (127), come plus al posto di magis; ma sono inutili — o meno utili — alle indagini sulle innovazioni fonetiche, come •a(d)a per -ata (v. § 6, I). II. — possono servire, se mai, nelle indagini sui linguaggi neolatini; ma sono inutili — o meno utili — a quelle su altri linguaggi, come l'ario-europeo (128). Più brevemente: « Potete aver ragione per ciò che spetta alle innovazioni lessicali, ma non per le gramma-