I MONACI BASILIANI d’ItALIA IN ALBANIA 151 « fortezza e comandava le altre città della provincia; « ma al presente non gli è rimasto altro che il nome, « poiché essendo natione di genio estremamente amate tore della libertà, s’hanno scosso d’adogso ogni giogo tt di comando, come per il più sono le altre terre della « provincia per esser tutto quel paese ripieno di alte « bensì, ma sassose e sterili montagne; dal che avviene « che quegli habitatori godano un’aria purgatissima, « per la quale si mantengono così sani e robusti, che « con tutto che il vitto sia austerissimo et il vestire scarti sissimo, non però fanno mai conto nè di caldo, nè di tt freddo, nè di alcun’altra forte fatica per grave che « essa sia; e pure non così facilmente s’amalano, e « quando qualche volta succede, facilmente con poca « dieta guariscono senza altri medici e medicine che in tt quelle parti non ve ne sono; e così vivono per ordi-« nario una ben canuta età; ogni volta che ferro ostile tt o altra morte violenta (come suole spesso in quelle « parti avvenire per le molte inimicizie che hanno fra tt di se) non tronca loro avanti tempo la vita. « Ma poiché il Signore Iddio vuole che in questo « mondo i mali vadano a bilancio dei beni, avviene che « havendo la sua infinita provvidenza da ima parte doti nato a quella gente un’aria così sana e perfetta, tote gliesse loro dall’altra tutte quelle delizie, delle quali « suol abbondare in varie parti natura. Imperocché è « quel paese di sterilità così grande che la vetova