Accordi antichi fra l’albanese e le lingue sorelle 59 be risparmiato la fatica delle sue obiezioni a proposito delle coppie molere e machinare ,auunculus e thius, equa e caballa e altre, messe « sullo stesso piano » (pag. 197, § 38). E, ancora negli Studi rumeni (poicliè siamo a citarli), I 32 sg. avrebbe trovato l’informazione, che gli manca (pag. 204, § 41), a proposito delle aree pireneo-alpine e appennino-balcaniche : cfr. § 9. Negli Scritti varii di erudizione e di critica in onore di Rodolfo Renier, Torino 1912, pag. 997, nota 6, parlo di epentesi, di aferesi e di altre simili etichette, dando alcune informazioni bibliografiche, dalle quali si vede che alcuni neogrammatici effettivamente « si limitano a dire che ericio è divenuto riccio, per aferesi, senza che vogliano nè sappiano darsi una spiegazione del fenomeno »: cfr. Goid., pag. 159. 53. — Il Goid. racconta, a pag. 146, § 1: « La grande esti-« mazione che io io del mio duplicemente collega e vecchio « amico Matteo Bartoli, e l’autodefinizione sua di neolinguista, « m’ànno fatto sentire il bisogno di esaminare con ogni scru-« polo anche la seconda parte del Breviario e di tener conto, « per quanto può sostanzialmente interessare, della sua Intro-« duzione alla neolinguistica — che per la sostanza poi è del « Breviario una riproduzione integrale »! ! — All’Introduzione ho messo il sottotitolo Principi, scopi, metodi. E più tardi, alla II Parte del Breviario ho dato il titolo di Criteri tecnici. Il Goid., pag. 147, immagina che viceversa questi Criteri siano anteriori a quei Principi: « Strano questo fatto che Criteri tecnici diventino, pari pari Principi ». — L’ultimo capovei*so del § 35 dell 'Introduzione, pag. 64, fu da me omesso nel Breviario. E il Goid., pag. .148, 3, crede proprio l’opposto: che io abbia aggiunto quel capoverso nell’Introduzione. E immagina fantastici distacchi (pag. 147, § 3), resipiscenze (pag. 149, § 6), abbandoni (pag. 154, § 9). 54. -— Il Maver, parlando Ae\VIntroduz. nella rivista Sla-via VII 146, dice: « La lecture de ce petit livre parait très facile; en réalité elle exige de nous une tension contumelie et la capacité de soumettre, au moins pendant un certain laps de temps, nos idées à una révision radicale ». E a pag. 145: «l’exposé, malgré son extrème clarté, a, cà et là, quelque chose de tourmenté ». Il quale tormento deriva sopra tutto dalla preoccupazione della brevità. Comunque, il Maver e gli altri critici