20 Matteo Bartoli Uno concerne l’età della innovazione pos. 11 Goid. l’attribuisce, come si vede, all’« italiano ». Egli intende dire, più precisamente, che essa è sorta in un’età molto posteriore — per es. — alla conquista della Dacia. Ma in quel tempo, e prima, pos era già sorto in Italia e ne irradiava in tutte le provincie dell’impero, dall’Atlantico al Ponto. L’altro è un peccato d’omissione. Esso concerne la patria (cfr. § 6), cioè il centro o i centri onde è irradiato pos. Il Goid. non li cerca e crede che pos sia nato e in italiano e in romeno, ecc., per poligenesi. Il terzo peccato assomiglia al secondo. E consiste nel credere che la « fonetica di proposizione » e la « fonosintassi » e altre simili etichette (nota 22) siano cause e che dispensino dal ricorrere agli Umbri. Certamente dobbiamo contentarci d’indizi, e possiamo constatare che mancano anche questi alle ipotesi contrarie, cioè a quelle della partenogenesi e della poligenesi (81) e ad altre cosiffatte mitologie. Ma il Goid. ha ragione di dire che questo esempio di pos è tipico e serve a distinguere bene il suo metodo dal mio. Egli scrive (pag. 158, § 12) : « Questa ricostruzione del Bartoli è completamente fantastica », ecc. « Ora, se si trattasse di un semplice errore isolato, poco farebbe: « errare humanum est. Ma no! Si tratta di applicazioni sistematiche di « un principio fondamentale di questa neolinguistica, quello dell’imita-« zione » (v. la nota 77), e delle norme neolinguistiche. III. — Egli consente con me, come vedremo, rispetto al rapporto di tempo fra equa e caballa, e anche per quello fra basilica ed ecclesia, nel significato di « aedes sacra Christianorum ». Il rapporto cronologico fra equa e caballa risulta sicuramente dalla cronologia dei testi e altrettanto sicuramente dalla geografia delle aree (§ 5); invece quello fra basilica ed ecclesia si può dedurre in primo luogo dalla geografia delle aree e molto meno sicuramente dalla cronologia dei testi (82). Da questi indizi sono arrivato alla conclusione che basilica è anteriore ad ecclesia e che, come tutti consentono, equa è anteriore a caballa. Artche il Goid. giunge a queste conclusioni, ma crede di arrivarci da « un bel cumulo di criteri intrinseci ed estrinseci », per basilica ed ecclesia; e da un cumulo quasi altrettanto ingente per equa e caballa. Se così fosse, io ne sarei molto liceo sopra tutto per il rapporto fra basi, lica e ecclesia. Ma disgraziatamente i più dei criteri che il Goid. invoca per questa coppia non c’entrano nella questione (83) e gli altri sono malsicuri (84). Così nella questione del rapporto cronologico fra equa e cn-