60 Matteo Bartoli citati nella nota 45 hanno ben compreso le norme neolinguistiche, e invece il Goid. le ha intese addirittura a rovescio; v. la nota 56. — A pag. 190, § 31, egli crede di notare una « contradizione teorica », che era parsa, in un primo momento, anche al Maver, nella rivista Slavia VII, 154, nota 1 (v. anche Tagliavini in Dacoromania, IV 997). Si tratta della contradizione apparente tra il § 6, dove l’Italia innova, e il § 20, dove l’Italia è conservativa. Ma il Maver si è subito accorto che questa non è una contradizione. Egli scrive: « La contradiction parait evidente. En réalite elle n’existe pas, car Bartoli examine dans cette troisième partie de son livre [più esattamente, nel § 20] les innovations documentées après l’époque de Charlemagne », e invece negli altri paragrafi esamino le innovazioni documentate prima di quell’epoca: v. il saggio Le Tre Basolche (citato nella nota 47). 3. Il Maver conchiude avvertendo che questo caso « nous met en garde... contre une critique précipitée des conclusions de M. Bartoli ». Tale è la critica del Goid. Il quale non si è accorto che la condizione della norma dell’area anteriore, per es., dell’Italia di fronte alle provincie dell’impero, è che l’Italia abbia perduto la fase anteriore, come, per es., comedere, anteriore a manducare, e basilica anteriore ad ecclesia per « tempio cristiano »: v. il citato saggio Le Tre Basolche, § 3. Si veda poi come il Goid., pp. 204 sg. ha compreso ciò che dico nelVIntroduz. § 9 su magis e plus : superfluo avvertire che magis è esistito anche in Italia. V. nel testo § 5. La storia di magis e plus è simile a quella della coppia digitos e digita: l’innovazione plus è passata dall’Italia anche in dialetti transalpini (v. § 6), e similmente è avvenuto dell’innovazione digita. Il Goid., pag. 204, 42, se ne meraviglia, senza addurne alcuna ragione. Il fatto importantissimo che le innovazioni passate dal-Vltalia nella Dacia vi sono giunte per la maggior parte dall’Italia meridionale (v. Introduz., pag. 71) è mal compreso dal Goid., pag. 204, 41, perché egli crede che quel fatto contrasti coi fatti statistici, pur essi saldissimi, indicati nel § 9, a proposito delle aree pireneo-alpina e appennini-balcanica. 55. — Per ericius « divenuto riccio il Bartoli sente il bisogno di ricorrere al ritmo italiano [Introduz., pp. 42 seg.], non intendendo — o non volendo intendere, tanto la cosa è