Accordi antichi fra l’albanese e le lingue sorelle tipo dé- : lett. déju, paleosl. doja, zd. daènus, irl. denim, alb. dele (12), e anche arm. diem, got. daddjan ; tipo dhè• : ved. dhàtave, omer. dfjadat, lat. fèlare. Il tipo dhè- è meno antico che il tipo dé-. Questo risulta da almeno due norme concordi : da quella dell’area maggiore (13) e dalla norma deH’area meno esposta (14), come si vede nell,Archivio glottologico italiano XXII 65 sg. L’ipotesi opposta, che cioè il tipo dhé- sia « di saspirato » nel germanico, nel baltico, ecc., non è fondata nè su prove nè su indizi (cfr. § 9). All’area dell’innovazione dhé- sono gira ili le aree delle altre innovazioni di questo gruppo. Per tutte queste valgono le norme ora menzio. nate per la coppia dé, e dhé. Si vedano, in primo luogo, le aspirate di OequÓ?, frupai (omer.), QOtpeXv, xóv8qo? (xqévS-), lat. formus ecc. da ario-eur. meridionale gh-, dh-: cfr. alb. ngroh (15, derè (16), gjerb, grundè (17); lett. garme ecc. Poi le iniziali di gr. fk>pa e lat. uoràre; la fase anteriore si vede nel lit. gérti e nell’alb. ngranè. Inoltre l’iniziale di Xvxoq e lat. lupus, di contro all’alb. uljk (18) e al lit. villcas (v. § 9). E ancora la finale di éwèa, sscr. nóva e avest. nava, dove è « vocalizzata » la nasale finale di novem e sim.: cfr. alb. nèndè e lit. devynè. Infine l’innovazione x(>éa<; e sscr. kravyam, di fronte al tipo alb. mish: si noti che il greco e l’indiano hanno pure questo tipo. III. — Diversa è la figura che segue: germanico baltico slavo tocario celtico albanese armeno iranico ilalico greco --- indiano Rappresenta i due tipi di voci per « dieci » e sim., cioè con e senza -t (20).